IL GRUPPO DI LIMA, CREATO PER APPOGGIARE JUAN GUAIDO’, POTREBBE AVERE I GIORNI CONTATI
Con l’insediamento del nuovo Presidente del Perù Pedro Castillo il Gruppo di Lima potrebbe avere i giorni contati. Infatti il Ministro degli Esteri peruviano Hector Béjar Rivera ha dichiarato che il suo paese ha intenzione di cambiare la politica verso il Venezuela.
Il nuovo ministro degli Esteri del Perù, Hector Béjar Rivera, ha annunciato lunedì un cambiamento di posizione nella politica estera del suo paese nei confronti del Venezuela, affermando che il suo dovere di ministro degli Esteri “è quello di migliorare le relazioni bilaterali”. Il Perù fa parte del denominato Gruppo di Lima composto da varie nazioni della regione.
Il Gruppo di Lima, creato nell’agosto 2017 sotto il mandato dell’allora presidente Pedro Pablo Kuczynski, è composto da vari paesi della regione non riconosce quale Presidente legittimo del Venezuela Nicolas Maduro ed appoggia invece l’autoproclamato Presidente Juan Guaidò. Creato con l’unico obiettivo appunto di unire tutte quelle nazioni del continente americano fedeli agli Stati Uniti che non avevano riconosciuto legittime le elezioni che avevano proclamato Presidente del Venezuela Nicolas Maduro. Adesso però, dopo le dichiarazioni del Ministro degli Esteri del Perù il Gruppo di Lima, potrebbe avere i giorni contati.
In dichiarazioni alla stampa dopo aver ricevuto il ministero degli Esteri dal suo predecessore, Allan Wagner, il nuovo ministro degli Esteri ha detto che la politica che ora governerà il Perù, con la nuova amministrazione di Pedro Castillo, sarà “una politica contro le sanzioni unilaterali e contro i blocchi”, in relazione alle misure coercitive applicate dagli Stati Uniti contro il Venezuela.
“Il Venezuela è un Paese bloccato”, ha sottolineato Béjar ed ha continuato affermando che la politica del Perù verso il Venezuela non prevede ingerenze negli affari interni del paese. Nella sua dichiarazione, Béjar ha elogiato il Venezuela perché in quella nazione esiste “un sistema universale di sicurezza sociale e un sistema educativo universale”, che può essere replicato in altri paesi.
Venerdì scorso, il nuovo ministro degli Esteri peruviano ha incontrato il suo omologo venezuelano, Jorge Arreaza, che ha detto di aver affrontato nel loro incontro questioni legate al recupero delle “relazioni integrali, del commercio, delle politiche di attenzione ai migranti”, nonché alla necessità di rafforzare i meccanismi di unione in America Latina. Alla domanda se abbia intenzione di incontrare Carlos Scull, designato come “ambasciatore” del Venezuela in Perù da Guaidó, Béjar ha detto: “Non so chi sia quell’uomo. Io non lo conosco”.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info