PERU’: KEIKO FUJIMORI CHIEDERA’ L’ANNULLAMENTO DI 300 MILA VOTI PER PRESUNTI BROGLI
Il conteggio dei voti al ballottaggio per l’elezione del Presidente del Perù sta volgendo al termine e Pedro Castillo seppur con uno stretto margine continua ad essere al comando. La candidata sconfitta Keiko Fujimori però non accetta la sconfitta e dichiara che chiederà la nullità del voto in 802 sezioni elettorali.
Ieri sera la candidata del partito di destra Fuerza Popular Keiko Fujimori in una conferenza stampa ha dichiarato che chiederà l’annullamento dei voti in 802 sezioni elettorali e la revisione di 1200 verbali elettorali, riporta RT. Secondo quanto dichiarato dalla stessa Fujimori tale richiesta verrà presentata presso il Tribunale Elettorale per presunte irregolarità rilevate nel conteggio dei voti come la falsificazione delle firme. Se tale richiesta dovesse essere accettata almeno 300 mila voti sarebbero dichiarati nulli ed il risultato elettorale si ribalterebbe in favore di Keiko Fujimori dato che la differenza tra i due contendenti è di poco più di 70 mila voti.
Fujimori ha aggiunto che “queste azioni dimostrano l’intenzione sistematica da parte del partito Perù Libre di non rispettare la volontà del popolo”. Con il conteggio dei voti che volge al termine il candidato di sinistra del partito Perù Libre Pedro Castillo risulta ancora, seppur con un margine molto stretto, al comando. Con il 99,998 per cento delle schede scrutinate Castillo ottiene il 50,204 per cento dei consensi mentre Fujimori si ferma al 49,796 per cento. Una differenza esigua che spinge la candidata di destra a paventare brogli elettorali nel conteggio dei voti.
Pedro Castillo in risposta alle accuse di brogli che secondo Keiko Fujimori sarebbero stati compiuti dal suo partito ha chiesto ai suoi sostenitori di restare calmi e non cadere in provocazioni. “Cari fratelli e sorelle, ringrazio coloro che continuano a resistere per le strade. Non cadiamo in provocazioni da parte di coloro che vogliono vedere questo paese nel caos. Pertanto, chiediamo pace e tranquillità. Rimaniamo fermi e allegri in questa lotta finale che è per tutti i peruviani”.
“Qualsiasi accusa di frode deve essere accompagnata da prove gravi. Il diritto internazionale in materia di diritti umani richiede che ogni voto sia conteggiato e rispettato”, ha scritto sul suo account Twitter il direttore di Human Rights Watch Americas José Miguel Vivanco.
In Perù, come in qualsiasi democrazia, i risultati elettorali devono essere rispettati. Qualsiasi segnalazione di frode deve essere accompagnata da prove gravi. Il diritto internazionale in materia di diritti umani richiede che ogni voto sia conteggiato e rispettato. Ma evidentemente per Keiko Fujimori, che è indagata per corruzione, vincere le elezioni è un imperativo quindi per non tornare in galera invocare i brogli elettorali resta l’ultima carta da giocare.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info