IL PERU’ SCAVALCA TUTTI E DIVENTA IL PAESE CON MAGGIOR NUMERO DI MORTI PER COVID 19 IN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE
Secondo gli ultimi dati aggiornati sui morti per corona virus il Perù è balzato al primo posto per decessi in rapporto alla popolazione, mentre i due candidati che si giocheranno la presidenza del paese nel ballottaggio di domenica prossima sono alla ricerca degli ultimi voti.
Secondo gli ultimi dati forniti dalle autorità governative peruviane aggiornati il paese andino è diventato la nazione con il maggior numero di morti in rapporto alla popolazione per Covid 19. Gli aggiornamenti hanno portato il numero complessivo di decessi da 69.342 a 180.764. Con questo aggiornamento, il Perù diventa il paese con il più alto tasso di mortalità ogni 100.000 abitanti ed è salito al quinto posto nella ‘classifica’ globale dei decessi registrati, dietro Stati Uniti, Brasile, India e Messico, secondo i dati della Johns Hopkins University.
“Il bilancio delle vittime del Covid-19 riportato oggi riflette l’entità di una delle peggiori crisi sanitarie, economiche e sociali della nostra storia repubblicana e sottolinea la forte necessità di rafforzare e modernizzare lo Stato peruviano”, hanno detto i capi del gruppo tecnico incaricato di rivedere i dati dei decessi in un comunicato.
Il numero di vittime finora segnalato dal ministero della Salute varia significativamente da quello registrato dal Sistema informatico nazionale dei decessi. La mancanza di sincronizzazione delle statistiche ha creato discrepanze e diversi rappresentanti della società civile hanno chiesto una revisione del conteggio.
“Crediamo che, senza dati aperti, sorveglianza dei cittadini e volontà politica, il Perù non sarebbe stato in grado di correggere il numero di decessi dovuti al COVID-19 e stabilire un sistema di sorveglianza epidemiologica in tempo reale”, hanno aggiunto i rappresentanti del gruppo di lavoro, riporta RT.
Intanto i due candidati che si scontreranno nel prossimo ballottaggio per la presidenza del Perù che si terrà domenica prossima sono alla ricerca degli ultimi consensi tra i numerosi peruviani ancora indecisi. Domenica si scontreranno nelle urne Pedro Castillo del partito di sinistra Perù Libre e Keiko Fujimori, figlia dell’ex Presidente Alberto Fujimori incarcerato per corruzione, del partito di destra Fuerza Popular. La stessa Keiko Fujimori è stata incarcerata per vari mesi perché coinvolta in uno scandalo di corruzione.
Domenica scorsa si è svolto l’ultimo confronto televisivo tra Pedro Castillo e Keiko Fujimori. Durante il dibattito televisivo i due contendenti alla presidenza hanno cercato di convincere gli indecisi a votare per loro, infatti oltre il 20 per cento dei peruviani ancora non ha deciso per chi votare. Pedro Castillo ha cercato di convincere gli indecisi puntando sulla giustizia, sulla lotta alla corruzione , su un paese più vivibile sotto l’aspetto sociale e ha promesso di mettere in discussione le licenze estrattive che le multinazionali pagano per lo sfruttamento delle ingenti risorse minerarie del sottosuolo del Perù. Dal canto suo Keiko Fujimori ha in mente invece un paese più liberista, ha promesso sussidi praticamente a tutti per sostenere l’economia colpita dalla pandemia, ha giocato molto sul lato emotivo per convincere gli indecisi ma non ha mai menzionato dove il suo governo troverà il denaro per sostenere le politiche da lei pensate. Entrambi hanno coinciso sulla necessità di una rapida vaccinazione della popolazione anche se Keiko Fujimori non si è assunta nessuna responsabilità sui ritardi dato che i i rappresentanti del suo partito appoggiano l’attuale governo di Francisco Sagasti.
Secondo gli ultimi sondaggi elettorali Pedro Castillo starebbe davanti a Keiko Fujimori anche se il suo vantaggio si sta assottigliando quindi, dato il gran numero di indecisi, tutto è possibile. Il governo di destra ovviamente cerca in tutti i modi di agevolare la candidata di Fuerza Popular continuando ad addossare la responsabilità del recente massacro di 18 persone al movimento Sendero Luminoso e a dipingere Pedro Castillo come il braccio politico del movimento. Keiko Fujimori continua invece a sostenere che non è possibile lasciare il governo del paese ai comunisti perché così facendo il Perù diventerebbe come il Venezuela di Nicolas Maduro.
Insomma lo spettro del comunismo potrebbe convincere che il liberismo proposto dalla destra sia il male minore e favorire la corrotta Keiko Fujimori che ha dichiarato che una dei primi provvedimenti che il suo governo prenderà sarà quello di indultare il padre accusato di sterilizzazione forzata ai danni di almeno 250 mila indigene. La vittoria inoltre le garantirebbe la sospensione del processo per corruzione in cui è implicata. Quindi la vittoria per lei e per il padre è di vitale importanza: promettere e poi non mantenere è l’ultimo dei pensieri per la famiglia Fujimori in questo momento.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info