LE DONNE STERILIZZATE FORZATAMENTE IN PERU’ DURANTE IL GOVERNO DI FUJIMORI CHIEDONO GIUSTIZIA
Le donne che fanno parte dell’Associazione delle donne colpite da sterilizzazioni forzate (Ampaef) hanno in programma oggi una manifestazione di fronte al Palazzo di Giustizia di Lima in Perù per chiedere giustizia riguardo ai loro casi di sterilizzazioni forzate.
Durante il governo di Alberto Fujimori che governò in Perù dal 1990 al 2000 fu messo in atto un vero e proprio programma di sterilizzazione di massa delle donne indigene. Le donne più povere e vulnerabili furono convinte, ingannate o indotte con la forza a sottoporsi a pratiche di sterilizzazione forzata. Questo piano è stato presentato pubblicamente come un “Programma di salute riproduttiva e pianificazione familiare”, ed è stato implementato dal Ministero della Salute tra il 1996 e il 2001, ma in realtà era il metodo più semplice per impedire alle comunità indigene di aumentare la propria popolazione.
Sebbene il governo abbia affermato che gli interventi chirurgici di legamento delle tube alle donne siano stati fatti con il consenso delle pazienti, migliaia di donne hanno riferito di essere state costrette, ricattate o ingannate. Ciò ha fatto sì che la Procura iniziasse un processo giudiziario.
Secondo quanto riferito dall’associazione che riunisce le donne sottoposte a sterilizzazione gli avvocati degli imputati stanno cercando con varie manovre di ritardare il processo. Oltre all’ex presidente Fujimori son imputati nei casi di sterilizzazioni forzate anche diversi ex ministri della Salute come(Eduardo Yong, Marino Costa e Alejandro Aguinaga. Il difensore di Fujimori, César Nakazaki, intende chiedere la prescrizione per il suo assistito in quanto i fatti si riferiscono ad oltre 15 anni fa. La Procura però ritiene che le sterilizzazioni forzate abbiano violato i diritti umani delle donne quindi il reato non può essere prescritto.
Alberto Fujimori è il padre dell’attuale candidata presidenziale Keiko Fujimori. I rappresentanti dell’Ampaef riferiscono anche che, se eletta, Keiko intenda perdonare suo padre, che sta già scontando una condanna a 25 anni per crimini contro l’umanità e corruzione. Intanto i rappresentanti dell’associazione hanno iniziato una serie di colloqui con Pedro Castillo, l’altro candidato alla presidenza del Perù, per invitarlo, in caso di vittoria, a prendersi l’impegno di portare avanti le denunce.
Oltre alle migliaia di donne sarebbero stati sterilizzati anche 22 mila uomini durante il programma portato avanti dall’ex Presidente Alberto Fujimori. Il programma aveva come scopo di limitare che le comunità indigene, soprattutto quella quechua, aumentassero la propria popolazione quindi il miglior modo per impedire che le famiglie avessero figli era quello di sterilizzare le donne in età fertile e gli uomini indiscriminatamente.
Anche questo caso dato che coinvolge un Presidente che durante il suo governo ha messo in pratica tutte le politiche neoliberali possibili ed immaginabili viene sottaciuto dalla comunità internazionale sempre pronta, quando gli fa comodo, a rivendicare il rispetto dei diritti umani delle varie popolazioni in giro per il mondo.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info