IL MINISTRO DEGLI ESTERI LUIGI DI MAIOIL MINISTRO DEGLI ESTERI LUIGI DI MAIO

PER DI MAIO SANZIONI E BLOCCO NON HANNO LO STESSO SIGNIFICATO 

Purtroppo mi tocca tornare di nuovo sulla questione sorta a causa della votazione dell’Italia nella Commissione dei Diritti Umani di Ginevra dove il nostro paese ha votato contro la risoluzione che chiedeva di non usare le sanzioni economiche come mezzo di pressione verso altri paesi perché sembra che le parole per il nostro governo non abbiano significato.

Rispondendo a un’interrogazione in un’audizione durante una sessione congiunta delle commissioni Affari Esteri di entrambe le camere del parlamento, Di Maio ha chiarito le versioni diffuse da alcuni media sull’argomento.  

Nelle scorse settimane, ha spiegato, citato dall’agenzia Adnkronos, è stata votata una risoluzione presentata da paesi non allineati che chiedeva di eliminare lo strumento delle sanzioni in quanto tale, non per quanto riguarda Cuba, ma per il mondo intero, si legge su Prensa Latina.

A questo punto sorgono spontanee alcune importanti considerazioni. Il nostro Ministro ha detto che la risoluzione non coinvolgeva direttamente Cuba ma tutti i paesi del mondo  sottoposti a sanzioni. Ovviamente questa decisione coinvolge Cuba direttamente perché è sottoposta ad un blocco Economico,  commerciale e finanziario dal 1962. Quindi vorrei sapere dal Ministro se il blocco non è una sanzione cosa è?? E’ forse un premio per aver deciso di essere uno stato socialista?

Le parole credo ancora abbiano un senso ed un significato ben preciso. Cercare di intorbidire le acque confondendo le parole sanzioni e blocco dandogli due significati diversi è un modo per uscire da una situazione non troppo gradevole in cui il nostro governo si è infilato e che qualcuno gli ha fatto notare. Il blocco non è altro che una sanzione, o serie di sanzioni, che viene applicata ad un altro stato per fargli pressione al fine di convincerlo a desistere da una certa azione. Quindi condannare il blocco come fa il nostro paese votando a favore della sua cessazione in sede ONU significa condannare le sanzioni usate  come mezzo coercitivo di pressione verso un altra nazione. Votare contro la risoluzione che condanna le sanzioni implica accettare anche il blocco in quanto è una sanzione.

Se poi vogliamo davvero dare due significati diversi alle parole, come ha fatto Luigi Di Maio, allora tutte le sanzioni che le varie amministrazioni degli Stati Uniti negli anni hanno applicato a Cuba con l’evidente intento di impedire alla nazione caraibica di continuare ad essere un paese socialista sono tutte da noi appoggiate. Ricordo che il solo Donald Trump ha applicato a Cuba oltre 240 sanzioni. Devo prendere atto quindi che il nostro governo le appoggia.

Infine mi sembra comico che il nostro Ministro degli Esteri distingua tra sanzioni e sanzioni. Da quanto da lui riferito le sanzioni applicate a Cuba non sono uguali alle sanzioni che vengono ad esempio applicate alla Siria, al Venezuela, all’Iran e così via. Insomma per Cuba, dato che ci ha aiutato nel momento del bisogno durante la pandemia,  occorrerà coniare un altro termine per definire le sanzioni che le vengono applicate per distinguerle dalle altre altrimenti ci troveremo sempre a dibattere sulla stessa questione se verrà riproposta una risoluzione come quella votata la settimana scorsa. 

comportamento davvero bizzarro il nostro che condanna il blocco ma non le sanzioni come se fossero due cose diverse ma che invece sono facce della stessa medaglia.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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