L’ITALIA VOTA CONTRO LA RISOLUZIONE ONU CHE CONDANNA LE SANZIONI ECONOMICHE
L’Italia assieme ad altri 14 paesi ha votato contro la risoluzione presentata al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite sulle ripercussioni negative delle sanzioni economiche nel godimento dei diritti umaniche esorta gli Stati ad eliminare, interrompere l’adozione, il mantenimento o l’applicazione di sanzioni verso altri paesi.
La risoluzione presentata da Cina, Stato di Palestina e Azerbaigian, a nome del Movimento dei Paesi Non
Allineati ad eccezione di Colombia e Perù è comunque passata con 30 voti favorevoli, 15 contrari e 2 astenuti. Assieme all’Italia hanno negato il loro voto favorevole anche Austria, Brasile, Francia, Germania, Italia, Giappone, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Polonia che si sono allineati alle politiche sanzionatorie degli Stati Uniti. Tra le sanzioni che tale risoluzione condanna ci sono anche quelle applicate contro stati come Cuba, Venezuela, Siria ed Iran. Sanzioni che mettono in grave difficoltà questi paesi in un momento in cui la pandemia provocata dal Covid 19 si è fatta più dura.
A tale proposito il Presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha per l’ennesima volta denunciato che il suo paese è sotto un vero e proprio attacco economico che gli impedisce di acquistare i vaccini necessari per la popolazione. Maduro ha denunciato che il Venezuela si trova nella impossibilità di poter accedere, a causa delle sanzioni, ad oltre 30 miliardi di dollari congelati nelle banche straniere, necessari tra l’altro per accedere al programma Covax dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che prevede la somministrazione di vaccini ai paesi meno ricchi. “Questo denaro è dei venezuelani ed oltre 7 miliardi di dollari sono congelati nelle banche europee, gli altri si trovano negli Stati Uniti”, ha detto in un discorso televisivo il presidente venezuelano.
L’accerchiamento che il Venezuela sta subendo, secondo Maduro, va ricercato nel comportamento irresponsabile dell’opposizione guidata da Juan Guaidò ed appoggiata da parte della comunità internazionale, che spera di poter sovvertire il governo grazie alla pandemia ed alla fame della popolazione che le sanzioni dovrebbero procurare. Oltre a ciò il presidente del Venezuela ha denunciato il fatto che queste persone dispongono di questo denaro e non si può escludere che ne facciano un uso privato dato che ancora non è arrivato un centesimo di questi denari alla popolazione venezuelana.
La vicepresidente Delci Rodriguez ha esortato la Procura del Venezuela ad indagare sul comportamento dell’autoproclamato presidente Juan Guaidò per verificare se ha violato le leggi dello stato.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info