IL 18 MARZO IN CRIMEA SI FESTEGGIA LA RIUNIFICAZIONE CON LA RUSSIA
La Crimea e Sebastopoli sono divenute nuovamente suddivisioni amministrative della Federazione russa dopo il referendum tenutosi il 16 marzo 2014, in cui la maggioranza dei residenti ha votato a favore dell’adesione alla Russia. La riunificazione con la Russia è stata sostenuta dal 96,77% dei crimeani e dal 95,6% dei residenti di Sebastopoli.
Il 18 marzo 2014, il presidente russo Vladimir Putin, la leadership della Crimea, e il sindaco della città di Sebastopoli, hanno firmato un accordo sull’ingresso della Repubblica di Crimea e Sebastopoli in Russia.
Il 27 febbraio 2015 il Consiglio di Stato della Crimea stabiliva che il 18 marzo sarebbe divenuto festa ufficiale, giorno festivo e celebrato ogni anno come il ‘Giorno della riunificazione della Crimea con la Russia’.
A Sebastopoli, la data del 18 marzo è chiamata ‘Giorno del ritorno della città di Sebastopoli in Russia’ e anche qui è il giorno non lavorativo secondo la legge specifica che definisce i giorni festivi e le date memorabili della città.
© Sputnik . Vladimir Astapkovic
Sebastopoli – Crimea
Secondo l’accordo di adesione, tutti i residenti della Crimea sono riconosciuti come cittadini della Russia, a meno che non abbiano firmato una dichiarazione nella quale preferiscono restare cittadini ucraini.
Nel 2020, la regione era stata visitata da 6,3 milioni di turisti. L’anno prima, nel 2019, 7,43 milioni di turisti erano andati in vacanza nella penisola. A causa delle restrizioni del coronavirus, il flusso turistico in Crimea è diminuito del 15% rispetto al 2019. Nel 2021, la Crimea prevede di ricevere fino a otto milioni di turisti.
© Sputnik . Maks Vetrov
La perla della Crimea: la Fortezza genovese di Sudak
La crescita del traffico turistico è facilitata dalla messa in servizio della parte automobilistica del ponte di Crimea e del nuovo terminal dell’aeroporto di Sinferopoli, che ha notevolmente migliorato l’accessibilità ai trasporti della penisola.
Nel dicembre 2019 è stato aperto il traffico ferroviario sulla parte ferroviaria del ponte di Crimea.
L’Ucraina considera ancora la Crimea come territorio proprio ma temporaneamente occupato. L’espressione della volontà dei cittadini della penisola non è stata per altro riconosciuta dai paesi occidentali, che hanno introdotto sanzioni contro la Russia e la regione della Crimea.