ISRAELE ATTACCA CAMPO CHE OSPITA RIFUGIATI PALESTINESI
Nelle ultime ore i bombardamenti israeliani sulla striscia di Gaza Hanno provocato almeno 40 morti e 73 feriti tra la popolazione, riferisce il ministero della salute palestinese.
Il numero di civili uccisi dal 18 marzo 2025, quando Israele” ha ripreso la sua offensiva contro l’enclave, è salito a 1.691, mentre il numero di persone feriti è arrivato a 4.464.
Il bilancio delle persone uccise dal 7 ottobre 2023 è impressionante: 51.065 sono i i civili che hanno perso la vita e 116.505 sono i feriti.
L’occupazione israeliana ha bombardato mercoledì le tende degli sfollati nella zona di Al-Mawasi, a ovest di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, uccidendo decine di persone, riferisce Al Mayadeen.
Al momento sono stati recuperati più di 15 corpi senza vita, per lo più bambini arsi vivi, mentre altri sono rimasti feriti, secondo il corrispondente di Al Mayadeen.
Nella zona di Al-Razzan, a Beit Lahia, a nord del territorio di Gaza, un altro attacco ha causato la morte di almeno sei civili.
Le forze militari israeliane continuano ad attaccare i civili nella Striscia di Gaza, bombardando edifici abitati, tende di sfollati e ospedali nel mezzo di un assedio opprimente, causando un aumento giornaliero del numero di vittime e feriti.
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha dichiarato che la mancanza di combustibile in Gaza farà collassare il la depurazione e il somministro di acqua agli ospedali con il rischio di scoppio di epidemie e la diffusione di malattie contagiose.
Da parte sua l’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiera ha denunciato che Israele impedisce l’arrivo degli aiuti umanitari convertendo la striscia di gaza in una fossa comune.
in occasione del giorno del prigioniero l’ufficio per la comunicazione di Gaza ha riferito che dal 7 ottobre 2023 sono state arrestate da parte degli israeliani più di 4000 persone inclusi bambini, donne e medici e operatori umanitari e molti risultano dispersi. I prigionieri sono detenuti in condizioni estremamente brutali, in particolare coloro che si trovano nel centro di detenzione di Teiman, dove sono sottoposti a numerose forme di tortura. Ai prigionieri viene imposto di spogliarsi nudi, sedersi in posizioni scomode, oltre a ricevere punizioni corporali come la estirpazione delle unghie, essere attaccati dai cani o la privazione del sonno. Ai detenuti viene negato inoltre l’attenzione medica, la somministrazione di medicine e la negazione alle chirurgie.
Secondo l’ufficio per la comunicazione la negligenza medica deliberata e le torture hanno provocato la morte di almeno 63 detenuti. Tutto questo avviene nella più totale indifferenza del nostro mondo e viene compiuto dall’unica democrazia del medio oriente, così viene definito Israele dai nostri mezzi di informazione.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info