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SECONDO IL  WSJ  ECCO SPIEGATO  IL MOTIVO DEI DAZI DI TRUMP

 

L’amministrazione di Donald Trump vuole proporre a più di 70 paesi di limitare i loro legami commerciali con la Cina e, in cambio riceverebbero una riduzione dei dazi, riferisce il Wall Street Journal, citando persone che hanno familiarità con la questione.

La strategia di Washington, secondo l’articolo, sarebbe quella di  usare le barriere doganali come strumento di pressione. Nello specifico, in cambio dell’indebolimento delle tariffe, la Casa Bianca vuole proporre ad altri paesi di non consentire alla Cina di spedire merci attraverso i loro territori, vietare alle aziende cinesi di stabilirsi all’interno dei loro confini e di astenersi dal consumo eccessivo di articoli cinesi a basso costo. Si precisa che le esigenze potrebbero variare a seconda del coinvolgimento di ciascun paese nell’economia del gigante asiatico.

L’obiettivo del piano è colpire l’economia cinese in modo che abbia meno influenza in vista di possibili negoziati tra Washington e Pechino. Inoltre, questo passo fa parte di una grande strategia per isolare l’economia della Cina.

Uno degli autori di questa strategia per cercare di isolare la Cina è il segretario al Tesoro, Scott Bessent, che l’ha presentata al presidente degli Stati Uniti lo scorso 6 aprile, riferisce il giornale. Secondo quanto riferito, i funzionari statunitensi hanno già sollevato la questione in trattative con diversi paesi.

In precedenza, Bessent ha affermato che l’amministrazione statunitense non esclude la possibilità di interrompere le relazioni commerciali con Pechino.

Attualmente, i dazi della Cina sui prodotti statunitensi sono del 125% e quelli degli Stati Uniti verso la Cina sono del 145%.

Era chiaro fin dal primo momento che i dazi applicati praticamente a tutti i paesi del mondo sarebbero stati tolti o ridotti solamente in cambio di qualcosa, occorreva solo aspettare per scoprire il prezzo da pagare. Varie ipotesi erano state messe sul tavolo, tra le quali l’autorizzazione all’apertura di basi militari in alcuni paesi. Molto aveva fatto pensare l’esagerazione delle tariffe doganali applicate al Vietnam e alla Cambogia, con le rivelazioni  del Wall Street Journal molte cose si  spiegano, infatti  le due economie sono legate strettamente con la Cina. Per ridurre i propri dazi le due nazioni dovranno praticamente interrompere ogni legame economico con Pechino, secondo l’idea del segretario al Tesoro Scott Bessent.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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