LA MACCHINA DELLE FAKE NEWS: AL PRINCIPE HENRY VIENE MOSTRATO UN BIMBO MA NON E’ UNA VITTIMA DEI RUSSI
Alcuni giorni fa il secondo genito di re Carlo, il principe Henry, si è recato presso il Superhumans Center di Leopoli dove ha incontrato i feriti del conflitto tra Ucraina e Russia.
Nella sua visita ha parlato con i feriti e con il personale del centro di riabilitazione. La visita di Harry è stata annunciata solo dopo che il principe ha lasciato il Paese. Era accompagnato da un gruppo della Invictus Games Foundation, tra cui quattro veterani che hanno seguito un percorso di riabilitazione. Il principe, che ha prestato servizio per 10 anni nell’esercito britannico, ha fondato gli Invictus Games nel 2014, dove i veterani feriti possono competere in eventi sportivi, riferisce ADN Kronos.
Fin qui niente di speciale se non fosse che il bambino che gli è stato presentato come ferito durante un bombardamento russo non ha avuto le numerose ustioni a causa del conflitto. Secondo un’indagine condotta dalla BBC il bambino gravemente ustionato presentato al principe Harry durante la sua recente visita a Leopoli non è stato vittima della guerra, ma di un incendio doloso da parte della madre ubriaca.

Il caso era stato inizialmente presentato all’opinione pubblica come esempio delle azioni compiute dai russi che coinvolgono i civili nel conflitto per impietosire i lettori. L’indagine forense ha confermato che l’incendio è avvenuto in casa per negligenza della madre che si trovava in evidenti condizioni di ebrezza. Al bambino sono stati realizzati numerosi interventi di chirurgia ricostruttiva.
Un altro caso di uso improprio dei feriti nel conflitto presentati durante le visite diplomatiche per impietosire il pubblico, non è il primo e non sarà l’ultimo. Bisogna però domandarci quando ciò che ci fanno vedere è realmente la verità oppure quando le immagini o le persone vengono usate per bieca propaganda.
Riguardo l’uso dei bambini come forma compassionevole nei confronti dell’opinione pubblica credo sia utile notare che nessuno degli oltre 15 mila bimbi palestinesi uccisi dalle bombe o arsi vivi nelle loro tende viene mostrato dai nostri poco attenti mezzi di informazione. Sembra proprio che un bambino ucraino conti mille o forse diecimila volte più di un bambino palestinese.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info