Il ministro degli esteri russo LavrovIl ministro degli esteri russo Lavrov

MOSCA INVIA ALL’ONU ELENCO DELLE INFRASTRUTTURE ENERGETICHE COLPITE DA KIEV 

 

Continuano da parte dell’Ucraina gli attacchi alle infrastrutture energetiche russe violando costantemente l’accordo sottoscritto  e per questo Mosca  ha inviato all’ONU e agli Stati Uniti un elenco delle strutture attaccate dall’Ucraina nonostante la tregua parziale promossa da Washington, ha dichiarato martedì il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

“Abbiamo consegnato un elenco di violazioni […] al consigliere del presidente degli Stati Uniti per la sicurezza nazionale, Mike Waltz. Ho inviato questa lista al Segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, e l’abbiamo inviata ai nostri rappresentanti all’ONU e all’OSCE [Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa] in modo che nel loro lavoro possano dimostrare con fatti concreti quanto vale la parola delle attuali autorità ucraine, se possiamo chiamarle autorità”, ha detto il ministro degli Esteri russo ai giornalisti.

Lavrov ha sottolineato che la questione degli attacchi ucraini è stata affrontata in una riunione del Consiglio di sicurezza russo, in cui il ministro della Difesa Andrei Belousov ha informato il presidente del paese, Vladimir Putin, che la tregua non è stata rispettata dall’Ucraina. Belousov ha affermato che la moratoria non è stata rispettata, che le strutture energetiche della Federazione Russa sono state attaccate per tutto questo tempo, forse con una pausa di un giorno o due, e ha elencato tutte le strutture che sono state bersaglio dei droni ucraini durante l’ultimo periodo, inclusa la scorsa notte.

Ha sottolineato che l’esercito russo rispetta la moratoria dopo che Putin lo ha ordinato. Il ministro ha aggiunto che il presidente russo gli ha riferito che nel momento dell’entrata in vigore dell’accordo  sette droni stavano volando per colpire obiettivi in Ucraina, sono stati quindi distrutti dalle difese aeree russe e da un aereo in servizio nel cielo. “E da allora abbiamo rispettato al 100% questo accordo con il presidente Trump”, ha concluso.

Il presidente russo e la sua controparte statunitense hanno avuto una conversazione telefonica lo scorso 18 marzo durante la quale Putin ha accettato la proposta di Trump di introdurre un cessate il fuoco di 30 giorni negli attacchi alle infrastrutture energetiche della Russia e dell’Ucraina

Il leader del regime di Kiev, Vladimir Zelensky, ha dichiarato pubblicamente di sostenere il cessate il fuoco, ma da allora lo ha violato in diverse occasioni. Così, nelle ultime settimane, l’Ucraina ha attaccato le infrastrutture energetiche nelle province russe di Briansk, Belgorod e Kursk, riporta RT.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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