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RUBIO ATTACCA DI NUOVO LE MISSIONI MEDICHE CUBANE 

 

I medici cubani che svolgono missioni all’estero restano nel mirino della Casa Bianca, il  segretario di stato Marco Rubio, durante la sua gita per i paesi dei Caraibi, ha attaccato nuovamente le missioni mediche cubane.

La visita del Segretario di Stato Marco Rubio ai Caraibi ha riacceso il dibattito sul lavoro delle brigate mediche cubane in diversi paesi. Questo tema è stato oggetto di attenzione  per l’amministrazione repubblicana sin dal primo mandato di Donald Trump. Da Cuba si sostiene che questo tour per i paesi caraibici ha lo scopo di mettere in discussione un servizio che ha beneficiato la salute pubblica nella regione per decenni.

Diversi leader caraibici hanno rifiutato le dichiarazioni di Marco Rubio nelle quali vengono attaccate le missioni mediche compiute dai medici cubani, dichiarazioni che vanno contro gli interessi degli Stati Uniti. 

Il primo ministro della Giamaica ha difeso il grande lavoro svolto da questi operatori sanitari. “Siamo chiari: i medici cubani in Giamaica sono stati di grande aiuto”, ha sottolineato. Anche il governo di Saint Vincent e Grenadine si oppone ai tentativi di Washington di attaccare l’iniziativa dell’Avana.

Marco Rubio, l’architetto delle 243 sanzioni applicate dagli Stati Uniti durante la precedente amministrazione di Donald Trump a Cuba, continua la politica di massima pressione nei confronti dell’isola. Recentemente il governo di Trump ha minacciato di sanzionare i i funzionari coinvolti nell’assunzione di medici cubani, la misura include anche la possibilità di revocare il loro visto per entrare negli Stati Uniti..

Gli Stati Uniti accusano Cuba di tratta degli esseri umani, accusa che è costata all’isola l’inserimento nella  arbitraria lista dei paesi che trafficano esseri umani stilata dalla Casa Bianca, una delle tante liste dei buoni e dei cattivi dove sempre Cuba appare. Un’affermazione che l’Avana respinge, sulla base del quadro giuridico internazionale. Per oltre sei decenni, i medici cubani hanno fornito assistenza sanitaria a milioni di persone in luoghi remoti, attraverso accordi tra governi e spesso con il sostegno di organizzazioni internazionali.

Il motivo per cui Cuba viene accusata di traffico di esseri umani è duplice. Da un lato il governo statunitense cerca di privare l’isola delle importanti entrate che queste missioni procurano, ingressi che vengono usati per sostenere il servizio medico gratuito ai cubani. Da Washington affermano invece che gli ingressi derivanti dalle missioni vengono usati dal governo di L’Avana per attuare politiche repressive nei confronti della dissidenza..

Dall’altro lato invece si cerca di screditare la gestione governativa al fine di far perdere prestigio all’isola, prestigio che cozza frontalmente con le politiche di isolamento verso Cuba portate avanti dalla Casa Bianca.

Ricordo, per concludere, un’affermazione di Fidel Castro che spiega meglio di mille parole il carattere solidale della rivoluzione, cosa impossibile da capire negli Stati Uniti: “Gli Stati Uniti esportano bombe, Cuba esporta medici”.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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