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ATTACCO SENZA PRECEDENTI CON DRONI DALL’UCRAINA SUL TERRITORIO RUSSO 

 

Nella città di Jedda si è svolto l’incontro tra le delegazioni statunitensi e ucraine per ristabilire il dialogo e avanzare verso una possibile soluzione del conflitto ucraino, ma nella notte Kiev ha sferrato un imponente attacco con droni.

Dopo l’incontro tra le delegazioni di Washington e Kiev, il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, ha risposto alla domanda dei giornalisti su come è stato l’incontro in una sola frase: “Ci stiamo arrivando”, ha detto.

Mentre il segretario di Stato, Marco Rubio, che ha guidato la delegazione statunitense nei negoziati, è rimasto in silenzio senza fare commenti, forse l’incontro non è andato troppo bene.

Hanno partecipato all’incontro per la parte ucraina il capo dell’ufficio di Zelensky, Andrei Yermak, il ministro degli Esteri, Andrei Sibiga; e il ministro della Difesa, Rustem Umerov.

Andrei Yermak, prima dell’incontro,  ha invitato i paesi europei a non consentire un cessate il fuoco in Ucraina fino a quando non saranno fornite garanzie di sicurezza a Kiev. Lo ha dichiarato in un articolo per The Guardian pubblicato oggi.

“Una deterrenza credibile aiuterà a garantire che qualsiasi cessate il fuoco abbia maggiori possibilità di diventare una pace duratura. L’Europa non può permettere un cessate il fuoco che serva solo alla Russia per riarmarsi, a ricostruire le sue forze”, scrive Yermak.

Fonti del Financial Times hanno indicato che Kiev approfitterà dei negoziati in Arabia Saudita per cercare di convincere Washington a riprendere il suo supporto militare e di intelligence. Funzionari che hanno familiarità con i preparativi hanno rivelato che, per raggiungere questo scopo, Kiev è disposta a proporre un cessate il fuoco parziale con la Russia per i veicoli aerei senza equipaggio a lungo raggio, gli attacchi missilistici e le operazioni di combattimento nel Mar Nero.

Nel frattempo, Mosca ha sottolineato più volte che non sta cercando un cessate il fuoco temporaneo, ma una soluzione permanente e globale che affronti le cause profonde della crisi, che ha avuto origine nel 2014 dopo un colpo di stato in Ucraina sostenuto dall’Occidente. Inoltre, ha chiarito che la Russia non accetterà concessioni territoriali all’Ucraina. (RT)

All’ombra dell’inizio dei colloquio tra le delegazioni degli Stati Uniti e dell’Ucraina questa notte Kiev ha sferrato il più grande attacco con droni sul suolo russo.

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che nella notte scorsa, i sistemi di difesa aerea in servizio hanno intercettato e distrutto 337 droni ucraini sul territorio della federazione di cui:

91 UAV – sul territorio della regione di Mosca, 126 UAV – sul territorio della regione di Kursk, 38 UAV – sul territorio della regione di Bryansk, 25 UAV – sul territorio della regione di Belgorod, 22 UAV – sul territorio della regione di Ryazan, 10 UAV – sul territorio della regione di Kaluga, 8 UAV – sul territorio della regione di Lipetsk, 8 UAV – sul territorio della regione di Oryol, 6 UAV – sul territorio della regione di Voronezh

L’attacco di questa notte potrebbe avere lo scopo di influenzare i colloqui, da Kiev potrebbero aver pensato di far notare agli statunitensi che sono ancora in grado di combattere e, magari, ristabilendo le forniture di armi e l’intelligence, anche vincere.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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