Il Presidente cinese Xi JinpingIl Presidente cinese Xi Jinping

IL PARLAMENTO EUROPEO MODIFICA LE REGOLE SUGLI INCONTRI CON LA CINA

di Herta Manenti 

 

secondo quanto riportato dal South China Morning Post e confermato in modo informale da fonti al parlamento Europeo, il 7 marzo 2025, il Parlamento europeo ha ufficialmente revocato le restrizioni imposte nell’aprile 2023 che limitavano gli incontri tra parlamentari europei e funzionari cinesi. In precedenza, i deputati europei soggetti a sanzioni cinesi erano esclusi dalle delegazioni ufficiali e ogni incontro bilaterale doveva essere notificato al Parlamento. Le nuove regole eliminano queste limitazioni, sostituendole con l’obbligo per i deputati di pubblicare integralmente i dettagli degli incontri con rappresentanti stranieri, compresi quelli cinesi, aumentando così la trasparenza.

Motivazioni della svolta

Deterioramento dei rapporti USA-UE: L’amministrazione Trump ha interrotto, a partire da gennaio 2025, la condivisione di informazioni militari e di intelligence con l’Ucraina, minacciando contemporaneamente nuovi dazi sulle esportazioni europee di acciaio e alluminio. Secondo un rapporto dell’Istituto Olandese per le Relazioni Internazionali, la sospensione del sostegno americano all’Ucraina ha indebolito la sicurezza del fianco orientale europeo, spingendo l’UE verso un riavvicinamento strategico con la Cina per creare un “cuscinetto di crisi”.

Interessi economici cruciali: Nel 2024, il deficit commerciale UE-Cina si è ridotto a 68 miliardi di euro, con un aumento delle esportazioni tedesche di automobili verso la Cina del 9%. Ciò ha reso il mercato cinese cruciale per la ripresa economica europea. Bernd Lange, presidente della Commissione commercio del Parlamento europeo, ha affermato che “di fronte al bullismo commerciale di Trump, il dialogo con la Cina è preferibile allo scontro”.

Reazioni geopolitiche a catena

Cambiamenti drastici nella politica USA verso l’Ucraina

Il 5 marzo, Trump ha ufficialmente sospeso la condivisione delle informazioni militari e di intelligence con l’Ucraina, impedendo anche a Regno Unito, Australia e altri alleati di trasmettere informazioni di origine americana. Il direttore della CIA, Ratcliffe, ha dichiarato che la misura punta a spingere Zelensky ai negoziati con la Russia, ma Kiev ha negato di aver ricevuto la presunta “lettera di invito ai negoziati” menzionata da Trump.

Aiuti militari congelati: Gli USA hanno sospeso forniture militari per un valore di 1,2 miliardi di dollari, chiedendo in cambio diritti di sfruttamento di risorse minerarie strategiche, suscitando forte irritazione tra i paesi UE. L’Olanda ha risposto stanziando ulteriori 3,5 miliardi di euro per l’Ucraina, cercando di colmare il vuoto lasciato dagli Stati Uniti.

Incontri ad alto livello Cina-UE

Il Commissario europeo per il commercio, Maroš Šefčovič, visiterà Pechino il 25 marzo per negoziare la controversia sui dazi del 15% sulle auto elettriche cinesi e rilanciare le trattative sul “Comprehensive Agreement on Investment” (CAI). Il nuovo rappresentante cinese per gli affari europei, Lu Shaye, intervistato dalla BBC, ha criticato apertamente le pressioni di Trump sui suoi alleati, ricevendo grande attenzione sui social media di Italia e Spagna e migliorando l’immagine della Cina come partner affidabile.

III. Sfide potenziali e prospettive future

Questioni irrisolte e rischi

Questione dei diritti umani nello Xinjiang: Il Comitato per i diritti umani del Parlamento europeo pubblicherà ad aprile un rapporto sulle catene di approvvigionamento nello Xinjiang, che potrebbe accusare la Cina di “lavoro forzato”, mettendo così a rischio i progressi sul CAI.

Divisioni interne all’UE: Il primo ministro polacco Donald Tusk ha chiesto di collegare la politica verso la Cina alle sanzioni contro la Russia, ma il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha respinto l’idea, sostenendo che questioni economiche e di sicurezza debbano essere trattate separatamente. Nel frattempo, paesi come Italia e Spagna continuano a beneficiare della cooperazione infrastrutturale con la Cina. Ad esempio, il progetto del porto di Genova ha generato 12.000 nuovi posti di lavoro nel solo 2024.

Opportunità di collaborazione

Digitale e clima: Durante la visita in Cina del presidente del Consiglio europeo António Costa, prevista a luglio, UE e Cina firmeranno una Dichiarazione congiunta sull’etica dell’intelligenza artificiale, coordinando standard su guida autonoma e riconoscimento facciale.

Collaborazione in mercati terzi: L’UE ha proposto alla Cina investimenti congiunti in progetti di energia pulita in Africa, combinando le capacità infrastrutturali cinesi con le tecnologie europee per controbilanciare la strategia americana dell’”Indo-Pacific Economic Framework”.

Sfide future e previsioni

Secondo il Ward Research Institute, il riavvicinamento Europa-Cina è una risposta pragmatica alle pressioni americane e riflette una strategia di diversificazione politica ed economica. Tuttavia, secondo l’Università Tsinghua, un accordo finale sul CAI dipenderà dalla soluzione delle controversie sui diritti del lavoro e, se risolte, il commercio bilaterale potrebbe superare i 900 miliardi di euro entro il 2025.

 

Herta Manenti

2 pensiero su “IL PARLAMENTO EUROPEO MODIFICA LE REGOLE SUGLI INCONTRI CON LA CINA”
  1. Non c’è bisogno che qualcuno vuole indebolire questa specie di Europa (unità) tanto sa già bene da solo come suicidarsi

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