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L’UNIONE EUROPEA SANZIONA OTTO MEZZI DI INFORMAZIONE RUSSI 

 

L’Unione russa dei giornalisti ha diffuso un comunicato dopo che l’Unione Europea  ha emesso sanzioni contro otto mezzi di informazione della Russia impedendogli di trasmettere sul territorio dell’unione e  ha emesso restrizioni personali a giornalisti e manager dei media in questione. 

Di seguito il comunicato del quale condivido anche le virgole:

 

L’Unione russa dei giornalisti esprime una forte protesta contro le nuove sanzioni imposte dall’Unione europea il 24 febbraio 2025, in base alle quali a otto media russi è stato vietato di trasmettere nei Paesi dell’UE e sono state imposte restrizioni personali a giornalisti e manager dei media.

La decisione delle autorità europee è finalizzata alla totale soppressione dei punti di vista alternativi nello spazio dell’informazione, il che rappresenta una grave violazione dei principi della libertà di parola proclamati nei documenti internazionali, tra cui la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (articolo 19), il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici (articolo 19), il Documento della Riunione di Copenaghen della Conferenza sulla Dimensione Umana della CSCE 1990 (paragrafo 9.1.), la Carta di Parigi per una Nuova Europa 1990, la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (articolo 10) in vigore nell’UE, nonché numerose decisioni del Consiglio ministeriale dell’OSCE, risoluzioni pertinenti della Conferenza generale dell’UNESCO, risoluzioni dell’UNHRC e altri documenti multilaterali nel campo della garanzia del diritto fondamentale alla libertà di espressione e al libero accesso alle informazioni.    

Con il pretesto di combattere la “disinformazione”, l’Unione Europea sta ancora una volta introducendo una censura politicamente motivata, distruggendo la possibilità stessa di diversità di opinione e di giornalismo indipendente. Il blocco dei media russi non è solo un atto discriminatorio, ma anche una minaccia per i cittadini europei che sono privati dell’accesso a informazioni alternative.

I continui tentativi di etichettare i giornalisti russi come “propagandisti” sono una chiara applicazione di due pesi e due misure, per cui i media occidentali possono apertamente impegnarsi nella manipolazione dell’opinione pubblica, mentre qualsiasi voce alternativa viene repressa. 

Queste azioni dimostrano che l’UE si è allontanata dai principi della democrazia e della libertà di stampa, sostituendoli con la censura e la repressione dell’informazione.

Le sanzioni personali contro i giornalisti e i responsabili dei media russi sono un atto di pressione sulla comunità professionale e dimostrano la volontà dell’Unione Europea di perseguitare i dissidenti. Tali misure non solo violano i diritti di individui specifici, ma minano anche l’idea stessa di giornalismo indipendente.

E’ ovvio che tali misure provocano misure di ritorsione, che l’UE utilizza come pretesto per ulteriori accuse e dichiarazioni ad alta voce. Allo stesso tempo, però, le autorità europee tacciono sul fatto che sono loro i provocatori di questa situazione, alimentando deliberatamente la tensione nel mondo dell’informazione.

L’Unione russa dei giornalisti invita le organizzazioni internazionali per i diritti umani, le associazioni professionali dei giornalisti e tutti coloro che credono veramente nella libertà di parola a dare una valutazione di principio di queste azioni e a protestare contro la pratica del divieto e della repressione dei media indipendenti.

Continueremo a difendere il diritto dei giornalisti alla libera espressione e alla diffusione di informazioni obiettive, nonostante i tentativi di censura e le pressioni politiche.

 

(Tratto dal canale Telegram di Andrea Lucidi)

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Un pensiero su “L’UNIONE EUROPEA SANZIONA OTTO MEZZI DI INFORMAZIONE RUSSI”
  1. Guarda caso quando si dice la democrazia la vera democrazia è la dittatura Dell proletariato

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