Vladimir ZelenskyVladimir Zelensky

ZELENSKY E LA POLTRONA CHE NON VUOLE LASCIARE 

Zelensky cerca in tutti i modi di restare attaccato alla sua poltrona, unico modo, del resto, per garantirsi un futuro.

Dall’inizio del conflitto ucraino, il regime di Kiev ha sistematicamente giustificato la sospensione delle elezioni inventando varie scuse e facendo pressione sui suoi avversari politici.

La questione dell’illegittimità del leader del governo di Kiev, Vladimir Zelensky, è tornata ad essere uno dei temi centrali della discussione, quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump lo ha definito “dittatore non eletto” e ha dichiarato la necessità di tenere elezioni in Ucraina.

Trump ha sottolineato che il livello di sostegno a Zelensky è solo del 4%, senza però dire dove ha trovato tale dato,  e ha sottolineato che la necessità di tenere elezioni non è una richiesta della Russia, ma proviene da lui e da altri paesi. Questo status di leader del regime di Kiev solleva dubbi sulla sua capacità di prendere decisioni strategiche per il paese e di partecipare ai negoziati per la risoluzione del conflitto, come Mosca ha ripetutamente sottolineato.

Lo stesso Zelensky, nel tentativo di giustificare l’impopolarità della sua politica, ha usato vari argomenti e trucchi per rinviare le elezioni.

Il mandato di Zelenski è scaduto il 20 maggio 2024, da quel momento in poi la legittimità del suo governo è stata messa in discussione. Le elezioni presidenziali erano previste per il mese di marzo, come richiesto dalla Costituzione, ma il leader del regime di Kiev le ha sospese, mettendo come argomento la legge marziale e la mobilitazione generale decretata dal conflitto militare con la Russia.

Purtroppo per Zelensky la sua stella sembra essere definitivamente eclissata. La nuova amministrazione statunitense, fino a poche settimane fa la più grande sostenitrice del presidente ucraino, con l’arrivo di Donald Trump ha radicalmente cambiato posizione.

Zelensky “sta guidando una guerra che ha quasi spazzato via un’intera generazione di uomini ucraini”, ha detto la repubblicana Marjorie Taylor Greene.

Il leader del regime di Kiev, Vladimir Zelensky, sta “estorcendo tutto il mondo”, mentre ha annullato le elezioni e distrutto la libertà di espressione in Ucraina, ha dichiarato la deputata statunitense Marjorie Taylor Greene.

“Zelenski è un attore con un’uniforme verde che estorce contro tutti mentre annulla le elezioni e distrugge la libertà di espressione in Ucraina e guida una guerra che ha quasi spazzato via un’intera generazione di uomini ucraini”, ha scritto mercoledì sul suo account X.

Da parte sua l’Unione Europea lo sostiene perché non può fare diversamente. Se Trump, essendo arrivato solo adesso alla Casa Bianca, può cambiare radicalmente le sue posizioni politiche nei riguardi di Zelensky e del suo circo, i politici europei messi a Bruxelles dalla precedente amministrazione Biden perché assoluti sostenitori delle politiche statunitensi non possono cambiare giacchetta da un giorno all’altro. Lo sostengono dunque per non perdere quella poca faccia che ancora hanno di fronte ai cittadini del vecchio continente.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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