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UCRAINA VIETA L’ESPIANTO DI ORGANI DAI SOLDATI DECEDUTI 

 

Zelensky ha firmato una legge che vieta il prelievo di organi per trapianti da militari deceduti, secondo un documento citato dal sito web di notizie e analisi Strana ua.

Si è parlato molto nei mesi scorsi dei prelievi di organi dai militari ucraini deceduti durante i combattimenti destinati a traffici non del tutto leciti, ma adesso con la nuova legge abbiamo la certezza che non erano le solite voci messe in giro per discreditare il governo ucraino. Vari reportage avevano messo in evidenza come, grazie alla precedente legge che non imponeva l’autorizzazione del deceduto per procedere all’espianto degli organi dopo la morte, molti personaggi si erano distinti per aver commercializzato gli organi dei soldati uccisi in combattimento.  

In particolare la legge firmata da Zelensky  vieta l’utilizzo per trapianti e produzione di bioimpianti degli  organi di cittadini delle forze di difesa e sicurezza ucraine decedute nell’esercizio delle loro funzioni ufficiali.

La legge vieta il prelievo di organi da tutte le persone che sono morte “a seguito di un’aggressione armata contro l’Ucraina” o dell'”applicazione di misure coercitive” da parte di dipendenti delle forze di sicurezza, nonché gli orfani, persone che sono state riconosciute come incapaci e cittadini la cui identità non è stata stabilita.

Fino ad ora era permesso dalla legislazione ucraina l’espianto di organi dai soldati deceduti, , adesso si potranno prelevare organi solamente in segreto. La domanda che mi faccio è semplice: se non esisteva un commercio illegale di organi perché Zelensky ha firmato questa legge?

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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