ZELENSKY IPOTIZZA COLLOQUI DI PACE CON PUTIN
Il presidente del governo di Kiev, Vladimir Zelensky, in un’intervista a Bloomberg ha dichiarato che potrebbe mantenere i negoziati con il presidente russo Vladimir Putin, se prima il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, gli fornisce le garanzie di sicurezza per l’Ucraina.
Ma non aveva emesso nel 2022 un decreto che dichiarava “l’impossibilità di tenere negoziati con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin”?
Inoltre alcuni giorni fa il ministro degli esteri ucraino, Andréi Sibiga, ha confermato il divieto di negoziati diretti con la Russia ricordando che il decreto di Zelensky che li vieta è ancora in vigore.
“L’unica domanda è quali garanzie di sicurezza offre e sinceramente voglio raggiungere un accordo [con Trump] prima di iniziare i negoziati [con Putin]”, ha detto. “Se [Trump] può garantire una sicurezza solida e irreversibile per l’Ucraina, avanzeremo su quella via diplomatica”, ha assicurato Zelenski.
Riflettendo sulle possibili garanzie di sicurezza, Zelensky ha accennato alla possibilità di un contingente militare internazionale in territorio ucraino, sottolineando che questo “non può essere senza gli Stati Uniti”. “Anche se alcuni amici europei pensano che possa essere, non può essere. Nessuno rischierà senza gli Stati Uniti”, ha sottolineato, aggiungendo che tale scenario dividerebbe la NATO.
Allo stesso modo Zelensky ha indicato che non vuole che Mosca e gli Stati Uniti raggiungano un accordo per porre fine al conflitto sull’Ucraina senza il coinvolgimento del suo paese. “Non vogliamo che questo accada alle spalle dell’Ucraina”, ha affermato. “Sono convinto che gli Stati Uniti non lo faranno, anche se non sono sicuro che non sia mai successo prima. Non mi riferisco solo agli Stati Uniti, ma anche ad alcuni partner europei”, ha aggiunto.
Evidentemente il presidente ucraino non ha ancora capito, o fa finta di non capire, chi ha il potere di mettere la parola fine al conflitto, ovvero coloro che hanno deciso il suo inizio: gli Stati Uniti.
Per quanto riguarda i possibili negoziati tra Mosca e Kiev, la parte russa ha ripetutamente sottolineato di essere disposta a dialogare, mentre il presidente Putin ha annunciato nel giugno 2024 tutte le condizioni per porre fine al conflitto.
Le parole di Donald Trump sulla fine del conflitto in Ucraina in sole 24 ore si sono dimostrate, come ogni persona sensata pensava, la solita bufala elettorale. Ora si parla di 100 giorni, ma si sa gli zeri non contano …
Ma se il conflitto dovesse continuare, cosa probabile, chi pagherà per le armi? Un alto funzionario del governo uscente di Joe Biden ha le idee molto chiare.
L’alto funzionario ha proposto che l’attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, faccia pagare ai paesi europei le forniture di armi degli Stati Uniti all’Ucraina, riferisce Breaking Defence.
Secondo l’interlocutore, ci sono persone nella squadra di Trump che sostengono la fornitura di aiuti a Kiev, ma non vogliono farlo a spese dei cittadini statunitensi, quindi il nuovo governo potrebbe continuare a fornire armi, ma a condizione che l’UE paghi. “[Trump] può uscire e dire: ‘Continuiamo a sostenere l’Ucraina, e gli europei pagano per questo'”, ha dichiarato l’ex funzionario.
Insomma la botte piena e la moglie ubriaca. Soluzione questa che agli Stati Uniti andrebbe benissimo. L’industria statunitense delle armi continuerebbe a ingrassare mentre le economie dei paesi europei andrebbero ancora più a fondo. Avrebbe garantito ai suoi elettori che i soldi non finiscano in Ucraina e garantirebbe. dall’altro lato, un incremento dell’industria degli Stati Uniti.
A sostegno della sua posizione l’alto funzionario a sottolineato che l’Unione Europea dispone di tutti i fondi per finanziare gli armamenti, ma non possiede la capacità produttiva. I soldi si trovano riducendo le spese sociali in Europa mentre l’industria statunitense si occuperà di produrre le armi. Quindi il cerchio è chiuso. occorre solo farlo capire agli europei. Cosa non difficile visto che fino a ora non hanno battuto ciglio continuando a finanziare parte degli armamenti. Non sarà difficile fare capire a questa inetta e succube classe politica la necessità di continuare il conflitto, magari agitando lo spettro di un prossimo attacco al nostro ordinato giardino da parte dei barbari provenienti dall’est.
Gli esperti sottolineano che tale scenario può avvenire solo se viene messa sul tavolo la cessazione totale degli aiuti statunitensi al regime di Kiev. “Di solito potrebbe non essere realistico, ma se l’alternativa è tagliare il sostegno degli Stati Uniti, allora diventa una possibilità molto più grande”, ha affermato Jacob Parakilas, responsabile della ricerca sulle capacità strategiche, politiche e di difesa presso RAND Europa.
Inoltre, il presidente Donald Trump ha sottolineato che i partner europei degli Stati Uniti dovrebbero aumentare la loro spesa in Ucraina. “Una cosa che credo è che l’Unione europea dovrebbe pagare molto di più di quello che sta pagando”. Come se dalla guerra l’Unione Europea ci stasse guadagnando qualcosa …
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info