UNIONE EUROPEA NON RICONOSCE I RISULTATI DELLE ELEZIONI IN BIELORUSSIA
La prossima domenica 26 gennaio in Bielorussia si terranno le elezioni presidenziali e l’Unione Europea si porta avanti con il lavoro approvando una risoluzione che chiede agli stati membri di non riconoscerne la regolarità.
Come era prevedibile le elezioni che si terranno la prossima domenica in Bielorussia non saranno riconosciute dall’Unione Europea che non ha neppure atteso che si svolgessero per decretarne la non regolarità, un atto che dimostra che le elezioni saranno d’ora in avanti riconosciute o non annullate, come accaduto in Romania, solamente se vinceranno i candidati filo europei.
Il 22 gennaio, i deputati del Parlamento europeo hanno approvato una risoluzione che chiede di non riconoscere le elezioni presidenziali che si terranno il 26 gennaio in Bielorussia e chiede anche all’Unione europea e ai suoi partner internazionali di estendere le sanzioni contro funzionari ed enti bielorussi.
Il documento è stato approvato con 567 voti a favore, 25 contrari e 66 astensioni.
In risposta alla risoluzione approvata da Bruxelles il capo della Commissione elettorale centrale bielorussa, Igor Karpenko ha dichiarato che la risoluzione approvata dal Parlamento europeo, che chiede di non riconoscere le elezioni in Bielorussia, costituisce un’interferenza diretta nella sovranità elettorale della repubblica.
“Naturalmente, (…) non si tratta solo di pressione sulla Bielorussia. È un’interferenza diretta nella sovranità elettorale del nostro paese”, ha commentato.
Karpenko ha anche sottolineato che la Bielorussia sta convocando elezioni presidenziali nell’interesse del suo popolo, aggiungendo che “nessuno potrà interferire con il suo diritto sovrano di tenere elezioni in conformità con la legislazione elettorale”.
I bielorussi sono chiamati alle urne la prossima domenica per eleggere il presidente del paese per i prossimi cinque anni. Cinque candidati si contendono la carica più alta, tra cui l’attuale presidente Alexandr Lukashenko.
E’ pur vero che le risoluzioni del Parlamento europeo su questioni di politica estera hanno carattere consultivo e non sono vincolanti per le istituzioni dell’UE o per gli Stati membri del blocco comunitario, ma sono certo che i paesi europei si atterranno alla risoluzione.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info