STATI UNITI: AUMENTANO LA TAGLIA SU NICOLAS MADURO
Alla Casa Bianca manca solo stampare milioni di locandine con la foto di Nicolas Maduro e la scritta “Wanted”, infatti da Washington, nel mezzo della cerimonia di insediamento del presidente venezuelano, arriva la notizia dell’aumento della taglia sulla testa di Maduro.
Come ai tempi del Far West, dove ai criminali venivano messe sulla testa taglie di importo variabile a seconda della loro pericolosità, oggi al presidente venezuelano, considerato un criminale dagli Stati Uniti, in occasione della sua proclamazione il Dipartimento di Stato ha elevato a 25 milioni di dollari la taglia sulla sua testa. Chiunque possa fornire informazioni che portino al suo “arresto e/o condanna riceverà il malloppo. A marzo 2020, la cifra stabilita era di 15 milioni, col passare del tempo Nicolas Maduro ha acquisito un maggiore valore per l’amministrazione statunitense. Una buona notizia per i nostrani cacciatori di taglie.
Ma non solo Nicolas Maduro è sulla lista dei ricercati dall’amministrazione statunitense, infatti sul ministro dell’Interno, Diosdado Cabello, pendeva una taglia di 15 milioni di dollari, aumentata ora a 25 milioni. Un nuovo ricercato si aggiunge alla lista dei venezuelani cattivi: il capo della Difesa, Vladimir Padrino López ha sulla testa una taglia di 15 milioni di dollari. Il tempo passa ma alla Casa Bianca con i soldi sperano che qualcuno venda i propri governanti. Non hanno imparato che con il denaro non si può comprare tutto.
L’assunzione di Nicolas Maduro a presidente del Venezuela non è proprio andata giù a Joe Biden e soci, infatti oltre alle sopra citate tagli el’Office of Foreign Assets Control (OFAC) ha sanzionato otto funzionari che, per quanto dicono alla Casa Bianca, “guidano agenzie economiche e di sicurezza chiave che facilitano la repressione e la sovversione della democrazia” in Venezuela.
Tra i nuovi sanzionati spiccano i capi della compagnia petrolifera statale Petróleos de Venezuela (Pdvsa) tra i quali figura Héctor Obregón, Ramón Velásquez del Consorzio venezuelano delle industrie aeronautiche e dei servizi aerei (Conviasa) e Douglas Rico del Corpo di indagini scientifiche, penali e criminali (Cicpc).
Nicolas Maduro ha risposto alle ultime sanzioni statunitensi dichiarando davanti all’Assemblea Nazionale che “Questo potere non mi è stato dato da un governo straniero, da un presidente straniero, né da un governo gringo. Il governo degli Stati Uniti non mi ha messo come presidente”, ha esclamato.
Dalla Sala Ellittica del Palazzo Legislativo Federale, a Caracas, Maduro ha anche criticato i governi latinoamericani che lo hanno ignorato come presidente. “Non mi ha messo l’oligarchia, vengo dal popolo, sono del popolo e il mio potere emana dalla storia, e dal popolo, e al popolo devo tutta la vita, nel corpo e nell’anima!”, ha sottolineato tra gli applausi.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info