Il carcere di GuantanamoIl carcere di Guantanamo

NELLA PRIGIONE DI GUANTANAMO SI TROVANO ANCORA 15 PRIGIONIERI 

 

Nonostante le ripetute rassicurazioni del governo statunitense l’illegale prigione di Guantanamo a Cuba resta aperta, anche se negli ultimi mesi il numero dei prigionieri è diminuito.

Ai più distratti occorre ricordare che la prigione di Guantanamo, a Cuba, dove sono reclusi da oltre venti anni presunti prigionieri che ancora aspettano formali denuncie o processi è ancora aperta. Le vari amministrazioni statunitensi hanno ripetutamente dichiarato di voler smantellare la prigione, ma, come era previsto, queste promesse sono rimaste tali.

Gli Stati Uniti occupano illegalmente dal 1999 il suolo cubano con la base militare di Guantanamo,  da tale data è scaduta la concessione. Il governo di Cuba, a differenza dei paesi che ospitano tali basi, Italia compresa, chiede la restituzione di quella parte di territorio, ma da Washington ovviamente fanno orecchie da mercante.

Washington ha trasferito 11 detenuti yemeniti dal centro di detenzione di Guantanamo all’Oman, secondo quanto annunciato ieri dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.

Il Pentagono ha sottolineato che “apprezza la volontà del governo dell’Oman e di altri partner di sostenere gli sforzi in corso incentrati sulla riduzione responsabile del numero di detenuti e, in ultima analisi, sulla chiusura del centro di Guantánamo”. La chiusura del centro di detenzione però non significa la chiusura della base, perché sia chiaro. Se poi la prigione verrà chiusa i nostri mezzi di informazione ci diranno che è la base ad essere stata smantellata.

Tutti i prigionieri rilasciati  sono stati catturati da alleati degli Stati Uniti o messi sotto custodia del paese nordamericano tra il 2001 e il 2003, dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, e sono rimasti in reclusione per più di due decenni senza essere accusati o processati, riferisce il New York Times.

Tra questi c’erano Moath al-Alwi, un prigioniero diventato famoso per il suo lungo sciopero della fame e che ha attirato l’attenzione nel mondo dell’arte per aver costruito modellini di navi con oggetti trovati nella prigione di Guantanamo; Abdulsalam al-Hela, la cui testimonianza è stata richiesta dagli avvocati difensori nel caso dell’attentato dinamitardo contro il cacciatorpediniere USS Cole nel porto yemenita di Aden nell’ottobre 2000; così come Hassan Bin Attash, fratello minore di un imputato nel caso degli attentati dell’11 settembre.

Negli ultimi mesi, gli Stati Uniti hanno effettuato quattro trasferimenti, che hanno ridotto il numero di detenuti da 30 il 16 dicembre a soli 15 il 6 gennaio, in quello che sembra essere una spinta dell’amministrazione Biden a raggiungere il suo obiettivo di poter chiudere il centro. Tre dei detenuti, che sono ancora in prigione, soddisfano i requisiti per essere trasferiti e un numero uguale soddisfa i requisiti per una revisione dei loro casi. Gli altri sono stati accusati o condannati per crimini di guerra.

Il centro di detenzione di Guantanamo è stato aperto nel gennaio 2002 dal presidente George W. Bush per rinchiudere i sospettati di partecipazione negli attacchi terroristici dell’11 settembre. Secondo i dati del Pentagono, nel 2003 ha ospitato circa 680 prigionieri nel suo apice, riporta Reuters. La prigione è stata a lungo criticata dai gruppi per i diritti umani per possibili violazioni della legislazione internazionale sui diritti umani e per le condizioni del campo. Ma siccome a violare tali diritti sono stati gli Stati Uniti tutti sono rimasti zitti. Un po’ come sta avvenendo oggi con Israele che ha tutto il diritto di difendersi.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Un pensiero su “NELLA PRIGIONE DI GUANTANAMO SI TROVANO ANCORA 15 PRIGIONIERI”
  1. Ma coloro che trattenevano o trattengono illegalmente in carcere delle persone non erano Saddam, Assad, gli aiatollà iraniani e gli altri “criminali” che non cantano nel coro?

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