BRASILE ACCUSA UN SOLDATO ISRAELIANO PER CRIMINI DI GENOCIDIO
Un tribunale federale brasiliano ha emesso un ordine di indagine urgente contro un soldato israeliano che si trova in vacanza nel paese sudamericano per un possibile crimine di genocidio e crimini contro l’umanità.
La Fondazione Hind Rajab (FHR), promotrice della denuncia, ha sottolineato che l’ordinanza del tribunale è un “fatto giuridico storico” che gode del sostegno della Procura e che rappresenta “un passo cruciale verso l’assunzione di responsabilità per i crimini commessi a Gaza in Palestina.”
La fondazione sostiene che il sospettato ha partecipato a “massicce demolizioni di case civili a Gaza” durante la sistematica “campagna di distruzione” da parte delle forze israeliane. “Questi atti fanno parte di una campagna più ampia volta a imporre condizioni di vita insopportabili ai civili palestinesi, che costituiscono un genocidio e crimini contro l’umanità secondo il diritto internazionale”, ha affermato la fondazione.
A sostegno della denuncia sono state prodotte registrazioni video, dati di geolocalizzazione e fotografie che mostrano l’imputato mettere esplosivi e partecipare alla distruzione “di interi quartieri”. Le prove presentate dimostrerebbero il coinvolgimento diretto della persona indagata.
Il soldato indagato si chiama Yuval Vagdani, ha 21 anni, fa parte dell’esercito israeliano ed è stato denunciato per crimini di guerra. La giudice brasiliana aveva aperto un’indagine su di lui mentre era comodamente in vacanza al Morro de San Paolo, una splendida isoletta della Bahia ormai infestata da clubs privati, ricchi brasiliani e stranieri e molta cocaina.
“Questo individuo ha contribuito alla distruzione di case e le sue stesse dichiarazioni e comportamenti sono chiaramente in linea con gli obiettivi del genocidio a Gaza”, ha affermato in una nota il capo avvocato della FHR Maira Pinheiro.
Il soldato aveva postato messaggi terrificanti su Instagram il mese scorso, vantandosi mentre demoliva abitazioni rifugio di sfollati palestinesi nel corridoio di Netzarim a Gaza. “Spero che possiamo continuare a distruggere e smantellare questo posto immondo, senza sosta, fino alle sue fondamenta”, aveva scritto.
Purtroppo il soldato israeliano è partito per l’Argentina ieri grazie alla collaborazione dell’ambasciata israeliana in Brasile che ne ha facilitato la fuga violando la sovranità nazionale brasiliana.
“I denuncianti lottano per la giustizia attraverso canali legali. I colpevoli devono essere ritenuti responsabili e deve essere ripristinata la dignità delle persone le cui vite sono state distrutte”, ha affermato il presidente della FHR, Dyab Abu Yahyá. La fondazione aveva chiesto l’arresto immediato del sospettato a causa del rischio di fuga e per evitare la distruzione delle prove.
Abu Yahyá ha sottolineato che questo è un “momento storico” e un “potente precedente” affinché altri paesi agiscano contro i crimini di guerra.
La fondazione ha presentato inoltre in Cile una denuncia alle autorità riguardo alla presenza nel Paese di un altro soldato israeliano, Saar Hirshoren, accusato di crimini contro l’umanità, come indicato dal consulente legale della Fondazione, Hugo Gutiérrez.
La fondazione afferma di aver localizzato Hirshoren nel sud del Cile, precisamente ad Aysén, e sostiene che sia un membro del battaglione di ingegneria da combattimento delle forze di difesa israeliane coinvolto nei crimini commessi a Gaza.
“Hirshoren ha pubblicato un video sul suo account Instagram che lo mostra insieme ad altri individui a Gaza, in servizio attivo, mentre commette crimini di guerra e crimini contro l’umanità”, ha detto Gutiérrez.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info