STATI UNITI APRONO INDAGINE CONTRO LA SPAGNA CHE HA IMPEDITO L’ATTRACCO DI NAVI STATUNITENSI NEI SUOI PORTI
La Commissione Marittima Federale degli Stati Uniti ha avviato un’indagine sulle azioni del governo spagnolo che “sembrano” vietare l’attracco di alcune navi, comprese quelle battenti bandiera degli Stati Uniti, nei suoi porti.
L’agenzia indipendente del governo, incaricata di supervisionare e valutare le condizioni che possono avere un impatto sul commercio internazionale e sul trasporto marittimo degli Stati Uniti, ha comunicato che la Spagna si è rifiutata di consentire l’ingresso di alcune navi in almeno tre diverse occasioni quest’anno, e in due casi si tratta di navi del Programma di sicurezza marittima diretto dal paese nordamericano.
“La Commissione può imporre importanti misure correttive, tra cui sostanziali multe giornaliere e il divieto alle navi straniere di attraccare nei porti statunitensi, se scopre che si stanno verificando tali condizioni”, si legge nel messaggio ufficiale.
Secondo l’indagine, la commissione è stata informata il 19 novembre che la Spagna stava negando l’ingresso nei suoi porti all’inizio di novembre a due navi e ad una che , secondo i media, trasportava aiuti militari in Israele a maggio.
L’agenzia ha anche precisato che se l’indagine determinasse che la Spagna è stata coinvolta in tali azioni, la Commissione potrebbe imporre multe milionarie fino a 2,3 milioni di dollari per viaggio.
Secondo AP, le autorità del paese iberico non si sono pronunciate sugli incidenti di novembre, tuttavia, a maggio, il ministro dei Trasporti, Óscar Puente, ha dichiarato che il Ministero degli Esteri della nazione aveva negato una richiesta di attracco di una nave danese, sostenendo che “trasportasse armi in Israele”.
In ottobre, il presidente Pedro Sánchez ha affermato che “il governo spagnolo, dal 7 ottobre [del 2023], non esporta alcun tipo di armamento o materiale militare in Israele”. Allo stesso modo, ha affermato che la posizione della sua amministrazione è stata “determinata” fin dall’inizio: “Non contribuire in un modo o nell’altro all’escalation della violenza e alla guerra a Gaza, in Cisgiordania e in Libano”. (RT)
Credo sia abbastanza chiaro che l’indagine in corso non ha nulla a che vedere con le violazioni delle norme sul commercio internazionale. Ha invece il chiaro scopo di punire chi non si presta all’appoggio di Israele impedendo alle navi che trasportano armi per Tel Aviv di arrivare a destinazione.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info