CONTAMINAZIONE NEGLI HAMBURGER DI MCDONALD’S: AUMENTANO I CASI DI INFEZIONE DA ESCHERICHIA COLI
Si allarga l’infezione da escherichia coli negli Stati Uniti causata probabilmente da una contaminazione degli hamburger prodotti dalla catena di fast food McDonald’s.
Almeno 75 persone in 13 stati degli Stati Uniti si sono ammalate a causa di un focolaio di batterio escherichia coli e che potrebbe avere origine negli hamburger della catena McDonald’s, ha annunciato venerdì il Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie. (CDC).
Secondo i dati raccolti, dal 22 ottobre sono stati registrati 26 nuovi casi di infezione, portando a 75 il totale delle persone colpite dall’infezione.
Il rapporto indica che 22 persone sono state ricoverate in ospedale, due delle quali hanno sviluppato la sindrome uremica emolitica, che può causare la formazione di coaguli nei vasi sanguigni e insufficienza renale potenzialmente fatale. All’inizio di questa settimana è stata segnalata la morte di una persona anziana infettata dal batterio.
Il CDC precisa che delle 42 persone intervistate, tutte hanno affermato di aver mangiato da McDonald’s prima di ammalarsi. La maggior parte di loro aveva consumato il popolare hamburger da un quarto di libbra, mentre non sono state identificate altre catene di vendita al dettaglio o rivenditori che potrebbero essere collegate all’epidemia.
Gli esperti sospettano che l’infezione possa avere origine da cipolle fresche infettate o da hamburger di manzo freschi, ma non hanno ancora confermato l’ingrediente specifico fonte del contagio.
Nel frattempo, mercoledì è stata presentata la prima denuncia contro McDonald’s, in cui il querelante accusa la catena di fast food, in quanto responsabile del prodotto, di negligenza e violazione delle garanzie implicite.
Ma i problemi per le multinazionali statunitensi produttrici di prodotti alimentari o bevande non si ferma qui, infatti pure la Coca Cola ha dovuto ritirare milioni di bottiglie delle sue bevande per una possibile contaminazione.
Coca-Cola HBC Austria ha deciso di ritirare dal mercato milioni di bottiglie di plastica all’interno delle quali “ci potrebbero essere piccoli frammenti di metallo”, ha annunciato mercoledì la multinazionale.
La decisione riguarda, dettagliano i media, quasi 28 milioni di bottiglie da mezzo litro di vari prodotti Sprite, Coca-Cola, MezzoMix e Fanta con una data di consumo preferenziale tra il 4 febbraio e il 12 aprile 2025. Secondo gli esperti, si tratta del “più grande ritiro di prodotti del paese da almeno 25 anni”.
“Non si può escludere che ci siano piccoli pezzi di metallo in un numero molto limitato di bottiglie PET da 0,5 litri a causa di un errore tecnico nella produzione. Consigliamo di non consumare i prodotti potenzialmente interessati a causa di un possibile rischio per la salute”, afferma la dichiarazione dell’azienda.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info