BORIS JOHNSON CADE IN UNO SCHERZO TELEFONICO DA PARTE DEI FAMOSI COMICI RUSSI
L’elenco dei politici caduti negli scherzi telefonici dei famosi comici russi Vladimir Kuznetsov, in arte Vovan, e Alexei Stoliarov, Lexus, si allunga: questa volta a cadere nella trappola è stato l’ex primo ministro britannico Boris Johnson.
Nel corso della telefonata con i comici russi Boris Johnson ha affermato che l’Ucraina ha bisogno di effettuare una mobilitazione di massa perché “non ha ancora richiamato molti giovani”.
I comici hanno finto di essere l’economista francese Jacques Attali, ideologo delle “rivoluzioni arancioni” e patrono del presidente francese Emmanuel Macron.
“Non hanno condotto una mobilitazione di massa. L’esercito ucraino, i veterani, che ho visto, sono persone rispettabili, adulti e maturi. Non hanno reclutato molti dei loro giovani”, ha detto Johnson durante la telefonata.
Ha poi continuato dichiarando che l’Ucraina ha bisogno “delle migliori attrezzature” e ha sostenuto la necessità della fornitura di missili operativi tattici Atacms a Kiev.
“Dobbiamo dare loro il diritto di usare queste armi. Dobbiamo rimuovere le restrizioni di portata (…) Dobbiamo aiutarli a distruggere il ponte di Crimea e fornire all’Ucraina i mezzi per mettere in pericolo la Crimea”, ha detto confermando la sua anima guerrafondaia, riferisce Sputnik.
Insomma ancora una volta un importante politico si lascia gabbare dai comici russi e rivela le sue opinioni al primo venuto. Anche il nostro primo ministro Giorgia Meloni è caduta alcuni mesi fa negli scherzi di Vovan e Lexus.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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