La locandina dell’eventoLa locandina dell’evento

BRASILE UN EVENTO UNICO IN DIRETTA SU YOUTUBE: UN DOCUMENTARIO SU CUBA SEGUITO DA 100 MILA PERSONE.

di Alessandro Vigilante

 

Ieri, 13 agosto 2024, nel giorno dell’anniversario della nascita di Fidel Castro, in cui il grande statista cubano avrebbe compiuto 98 anni, è accaduto un evento singolare di cui vorrei dare alcune informazioni utili a comprendere il tenore del sentimento popolare vissuto attualmente in Brasile rispetto ad uno specifico argomento, che è quello della solidarietà e della curiosità rivolte a Cuba e al suo peculiare processo rivoluzionario, ancora permanentemente in atto.

Un documentario di circa 40 minuti realizzato qualche mese fa a Cuba ed un successivo dibattito durati in tutto quasi tre ore e trasmessi in diretta sul canale YouTube sono stati seguiti simultaneamente da più di 100 mila persone, in quanto più di 200 mila persone sono passate sul canale nel periodo della trasmissione e più di 12 mila di essi hanno lasciato un like. 

Il documentario, con titolo “Vai pra Cuba, Eduardo!” (in italiano: “Vai a Cuba, Eduardo!”), è stato realizzato dall’Instituto Conhecimento Liberta (in italiano, “Istituto: La Conoscenza rende Liberi), insieme con Frei Betto, frate domenicano 70enne, militante della Teologia della Liberazione, giornalista, scrittore, arrestato e torturato durante la dittatura militare brasiliana (1964-1985) e successivamente collaboratore del primo Governo Lula (2003), grande amico e conoscitore di Cuba, dove si reca costantemente  dal 1982. 

Per far comprendere ai brasiliani in un aneddoto cosa significa andare a conoscere Cuba, Frei Betto ama fare questa biblica analogia: “Un povero del Brasile che va a Cuba si troverà di fronte ad un Paradiso. Un brasiliano della classe media che va a Cuba si sentirà in Purgatorio. Un ricco che va a Cuba sperimenterà l’Inferno”.

In effetti, a Cuba non ci sono bambini o persone che vivono e dormono per strada, non esistono interi quartieri in cui bivaccano tossicodipendenti annichiliti dalle droghe (come accade normalmente nei restanti paesi d’America e non solo). Ci sono sì problemi di amministrazione pubblica derivanti dalla grave carenza di risorse (soprattutto energetiche) causata dal blocco totale economico degli USA che perdura ininterrottamente da 62 anni. Ma soprattutto, c’è una società in cui le disuguaglianze sono minime e a tutti i cittadini è garantita l’alimentazione, l’istruzione e l’assistenza sanitaria gratuita e c’è un livello di cultura impressionante.

In Brasile, uno dei paesi al mondo col più alto tasso di disuguaglianza tra ricchi e poveri, quando qualcuno manifesta e difende la realizzazione di politiche pubbliche che possano trasformare le condizioni di vita della maggioranza della popolazione per renderle veramente dignitose, spesso si viene tacciati dai seguaci dell’ideologia capitalistica neoliberale e dagli scettici ignoranti di essere degli idealisti inconsapevoli e li si invita allora ad andare a vivere a Cuba per rendersi conto della situazione di povertà e di sconforto a cui si sottoporrebbe chi cerca soluzioni rivoluzionarie che poi si tramutano in effetti in miseria e dittatura. E la tipica e ricorrente frase che queste persone pronunciano è appunto: “Vai a Cuba, scemo, e vedrai!”.

Per questo motivo è stato scelto il titolo del documentario e soprattutto l’operazione di realizzarlo andando proprio a Cuba e riportando immagini, testimonanze

testimonianze e interviste dell’attuale realtà che si vive in quel paese. Il breve ma intenso e autentico reportage, oltre a mostrare luoghi, persone, seggi elettorali, ospedali e scuole, contiene interessanti interviste alla figlia Aleida di Ernesto Che Guevara, rinomata pediatra cubana, all’attuale Presidente cubano Miguel Díaz-Canel e ad altri soggetti importanti dell’amministrazione pubblica, della cultura e della scienza dell’isola caraibica.

Il livello di gradimento e il numero di persone che hanno assistito all’evento – come indicato all’inizio – è eccezionale. È sicuramente esemplare e ammirevole che, in una serata, dalle ore 20:00 alle 23:00, in un paese di 200 milioni di abitanti, in cui l’84% della popolazione (ovvero 156 milioni di persone) ha accesso alla rete mentre tra i più poveri è del 69% (128 milioni), più di 100 mila persone si siano ritrovate insieme ad assistere in diretta sul web ad un documentario su Cuba, condividendo interesse e solidarietà per un argomento particolarmente controverso e divisivo, come quello della Rivoluzione e della trasformazione radicale del sistema capitalistico imperante in gran parte del mondo, che in quella speciale isola caraibica uno straordinario popolo tenta di porre in atto instancabilmente da 65 anni.

 

Alessandro Vigilante

 

Qui il link al sito YouTube del documentario:  

https://www.youtube.com/watch?v=sOr7y7MR8qE

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