BOMBARDATA SCUOLA A GAZA: UN  CENTINAIO DI MORTI TRA I PALESTINESI 

 

L’esercito israeliano ha bombardato per l’ennesima volta, nella più classica indifferenza della comunità occidentale, una scuola nel centro di Gaza provocando la morte di più di cento civili e il ferimento di diverse decine di palestinesi rifugiati nella struttura.

L’attacco israeliano si è verificato contro la  scuola Al-Tabai’een, situata nel quartiere Al-Daraj nel centro della città di  Gaza che ospitava i cittadini palestinesi sfollati.

L’edificio bombardato si trova accanto alla moschea Daraj Tuffah, che viene usata come rifugio per i residenti della città. L’attacco è avvenuto durante l’ora delle preghiere mattutine. La maggior parte delle vittime sono bambini, riferisce Al Mayadeen mentre le squadre di soccorso lavorano allo spegnimento dell’incendio provocato dal bombardamento, operazione resa difficile dalla mancanza di acqua dopo che le infrastrutture idriche della città sono state danneggiate dai ripetuti bombardamenti israeliani.

L’Ufficio comunicazione del governo di Gaza ha rilasciato una dichiarazione etichettando l’attacco come un “massacro”. “Questo fatto è chiaramente inquadrato nel crimine di genocidio e pulizia etnica contro il nostro popolo palestinese”, ha detto l’agenzia, sottolineando che, a causa del gran numero di vittime, non è stato ancora possibile recuperare tutti i cadaveri.

“Condanniamo nei termini più energici la perpetrazione di questo orribile massacro da parte dell’occupazione e chiediamo a tutti di condannarlo. Riteniamo l’occupazione israeliana e l’amministrazione statunitense pienamente responsabili di questo massacro”, si legge nel comunicato.

Da parte israeliana arriva la solita giustificazione all’ennesimo massacro, infatti le forze di difesa israeliane (FDI), che hanno immediatamente riferito del bombardamento, hanno affermato che l’edificio serviva come nascondiglio per i militanti di Hamas che pianificavano attacchi contro il personale militare israeliano. Nonostante l’alto numero preliminare di morti, l’esercito di Tel Aviv ha affermato che “sono state prese diverse misure per ridurre la possibilità di vittime civili, tra cui l’uso di munizioni precise, sorveglianza aerea e informazioni di intelligence”, riferisce RT.

“L’organizzazione terroristica Hamas viola sistematicamente il diritto internazionale e opera da rifugi civili, sfruttando brutalmente la popolazione civile e le istituzioni come scudi umani per le loro attività terroristiche”, così semplicemente giustificano il loro bombardamento su civili inermi da Tel Aviv.

Ma questo è solamente l’ultimo bombardamento contro una scuola dove i palestinesi si rifugiano cercando di sfuggire ai bombardamenti israeliani, infatti secondo Al Jazeera, in sole due settimane l’esercito israeliano ha distrutto un totale di otto scuole dove gli sfollati cercavano protezione. 

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

 

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