EDMUNDO GONZÁLEZ URRUTIA SI PROCLAMA PRESIDENTE DEL VENEZUELA
L’opposizione venezuelana, in un comunicato rilasciato il 5 agosto, assicura di avere le prove inconfutabili della vittoria del loro candidato, che, secondo quanto affermato, è stata riconosciuta da tutto il pianeta, quindi verrà proclamato come presidente del paese Edmundo González Urrutia.
“Noi abbiamo vinto questa elezione senza alcuna discussione. È stata una valanga elettorale, piena di energia e con un’organizzazione cittadina ammirevole, pacifica, democratica e con risultati irreversibili. Ora spetta a noi far rispettare la voce del popolo. Procede, immediatamente, la proclamazione di Edmundo González Urrutia come presidente eletto della Repubblica”, si legge nel comunicato.
L’opposizione venezuelana ha invitato le Forze Armate Nazionali Bolivariane e la polizia a schierarsi con i cittadini e a non reprimerli, dopo aver constatato che gli alti comandanti di queste istituzioni sono allineati con gli interessi del presidente Nicolás Maduro.
“Chiediamo alla coscienza dei militari e dei poliziotti di mettersi accanto al popolo e alle proprie famiglie. Con questa massiccia violazione dei diritti umani, l’alto comando si allinea con Maduro e i suoi vili interessi (…) soddisfare i loro doveri istituzionali significa non reprimere il popolo, ma accompagnarlo”, riporta il comunicato rilasciato dalla leader María Corina Machado e dall’ex candidato presidenziale Edmundo González.
L’opposizione ha insistito sul fatto che il presidente Maduro si rifiuta di riconoscere di essere stato “sconfitto” nelle elezioni presidenziali del 28 luglio.
“Di fronte alla legittima protesta, ha lanciato una brutale offensiva contro i leader democratici, i testimoni, i membri del tavolo e anche contro il cittadino comune, con lo scopo assurdo di voler nascondere la verità e, allo stesso tempo, fingere di mettere all’angolo i vincitori”, sottolinea il testo.
Hanno infine affermato di avere tutte le prove che dimostrano che Edmundo González Urrutia ha vinto le elezioni dello scorso 28 luglio e che Maduro non vuole riconoscere la sua sconfitta.
Nel frattempo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti in un comunicato dichiara che in Venezuela è in corso un colpo di stato dato che Nicolas Maduro non intende riconoscere la vittoria dell’opposizione. Successivamente il ministro degli Esteri venezuelano Yván Gil ha risposto alle dichiarazioni della Casa Bianca in un post apparso su X.
Nel messaggio di Ivan Gil si legge che il governo degli Stati Uniti “ha ripetutamente ignorato i risultati elettorali venezuelani degli ultimi 20 anni, è stato impegnato in tutti i tentativi di destabilizzazione, magnicidio, invasioni e rovesciamenti messi in atto contro il popolo venezuelano”.
Allo stesso modo, il documento accusa Washington di aver “protetto i principali leader ed esecutori di cospirazioni, atti terroristici e violenza” e, in questo momento, di istigare a “imporre in Venezuela un nuovo governo fantoccio, a immagine e somiglianza della fallita strategia del 2019”, che Caracas ha designato come “Guaidó 2.0”.
Il 1° agosto, il Dipartimento di Stato ha pubblicato un comunicato nel quale Edmundo González Urrutia viene riconosciuto come vincitore delle elezioni presidenziali del 28 luglio 2024, nonostante il fatto che questo non sia stato certificato dal Consiglio Nazionale Elettorale del paese sudamericano, l’unico ente autorizzato in materia.
Argentina, Cile, Costa Rica, Perù, Panama, Repubblica Dominicana e Uruguay hanno rifiutato fin dall’inizio di riconoscere la rielezione di Maduro, il che ha causato da parte di Caracas il ritiro immediato del suo personale diplomatico in quelle nazioni e l’espulsione dei diplomatici di questi paesi presenti in Venezuela.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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