IL GENERALE DESTITUITO JUAN JOSÉ ZÚÑIGAIL GENERALE DESTITUITO JUAN JOSÉ ZÚÑIGA

LA CRISI POLITICA BOLIVIANA COME METAFORA DEL NUOVO ORDINE NELL’AMERICA LATINA

 

Il recente tentato colpo di stato in Bolivia mette in evidenza il complesso panorama geopolitico dell’America Latina, dove potenze globali come la Cina e la Russia stanno cercando di esercitare la loro influenza. Questo evento non solo riflette le lotte interne all’arena politica boliviana, ma solleva anche questioni sulle implicazioni più ampie di queste alleanze straniere per la stabilità e la sovranità del paese.

Il Tentato Colpo di Stato e le Dinamiche Politiche Interne.

Il 26 giugno 2024, la Bolivia ha vissuto un notevole tumulto politico quando soldati e veicoli blindati hanno brevemente occupato posizioni strategiche a La Paz. Il Presidente Luis Arce ha condannato il tentato colpo di stato come un tradimento, chiedendo alle forze armate di sostenere la costituzione e i processi democratici. Questa crisi è sintomatica della lotta di potere in corso all’interno del Movimento per il Socialismo (MAS), diviso tra le fazioni fedeli all’ex presidente Evo Morales e quelle che sostengono Arce.

Le Dinamiche di Potere all’Interno del MAS.

Evo Morales non potrà candidarsi alle elezioni presidenziali del 2025 in Bolivia. Questa decisione è stata presa in seguito a una serie di eventi legali e costituzionali. Nel 2016, un referendum costituzionale ha respinto la proposta di permettere a Morales di candidarsi per un quarto mandato, con il “No” che ha vinto con il 51,3% dei voti​ (El Deber)​.

Successivamente, il Tribunale Costituzionale Plurinazionale (TCP) della Bolivia ha emesso la Sentenza Costituzionale 1010/2023, che ha stabilito che la rielezione indefinita non è un diritto umano, invalidando una precedente sentenza del 2017 che permetteva a Morales di ricandidarsi​ (El País Tarija)​​ (unitel.bo)​. Il TCP ha chiarito che, secondo la costituzione boliviana, nessuno può governare per più di due mandati, continui o discontinui, applicando questo limite anche a Morales​ (FmBolivia – Noticias de Bolivia)​. Il Ministro di Giustizia, Iván Lima, ha ribadito che Morales non può partecipare alle elezioni del 2025, citando la validità della sentenza del TCP e sottolineando che questa è una decisione giuridica e costituzionale, non soggetta a interpretazioni personali​ (El País Tarija)​​ (FmBolivia – Noticias de Bolivia)​.

Nonostante ciò, Morales rimane una figura influente e il suo annuncio di voler sostenere un candidato alle elezioni del 2025 ha intensificato i conflitti interni. L’allineamento storico di Morales con la Russia contrasta con l’inclinazione di Arce verso le partnership economiche con la Cina, complicando ulteriormente le dinamiche politiche all’interno del partito.

La Strategia Economica della Cina in Bolivia.

L’influenza della Cina in Bolivia è cresciuta notevolmente, in particolare attraverso investimenti significativi nel settore del litio. All’inizio del 2024, l’amministrazione Arce ha firmato un accordo da 1,4 miliardi di dollari con le aziende cinesi CATL, BRUNP e CMOC per sviluppare impianti di estrazione e trasformazione del litio. Questa mossa fa parte dell’Iniziativa Belt and Road (BRI) della Cina, mirata a migliorare le reti commerciali globali ed espandere la sua impronta economica in America Latina.

L’impegno della Cina è principalmente economico, focalizzato sullo sviluppo delle infrastrutture e sull’estrazione delle risorse, promettendo un’industrializzazione rapida e rendimenti economici significativi. Secondo analisti locali, “Gli investimenti della Cina nel settore del litio rappresentano un’opportunità per la Bolivia di integrarsi nelle catene di approvvigionamento globali, con potenziali benefici economici”​ (Bolivia Información)​.

Le Partnership Strategiche della Russia.

L’approccio della Russia in Bolivia e in altre parti dell’America Latina è caratterizzato da una combinazione di cooperazione militare e progetti strategici. Durante la presidenza di Morales, la Bolivia ha firmato diversi accordi con la Russia, inclusi trasferimenti di tecnologia militare, addestramento delle forze armate boliviane e progetti energetici. Questi accordi hanno rafforzato i legami della Bolivia con la Russia, riflettendo una preferenza per l’allineamento con potenze che offrono un robusto sostegno politico e militare.

Un esempio significativo è l’accordo del dicembre 2023, in cui la Bolivia ha concluso un accordo da 450 milioni di dollari con la Rosatom russa per costruire un impianto pilota di litio. Questa partnership sottolinea un coinvolgimento completo nella catena di produzione, promuovendo il controllo e la partecipazione locali. Secondo The Moscow Times, “L’approccio della Russia garantisce la partecipazione completa della Bolivia in ogni fase della catena di produzione, enfatizzando il coinvolgimento e la sovranità locali”​ (The Moscow Times)​.

La Russia, quindi, tende a costruire alleanze strategiche che includono non solo accordi economici, ma anche militari, mirati a consolidare la sua influenza attraverso una presenza solida e sostenuta. In Venezuela, per esempio, la Russia ha stabilito una cooperazione militare significativa, fornendo equipaggiamento militare e addestramento, oltre a supportare il paese attraverso investimenti nel settore energetico​ (Correo del Orinoco)​. Questa strategia contrasta con quella cinese, che è più focalizzata su investimenti infrastrutturali ed economici senza un coinvolgimento militare diretto​ (Bolivia Información)​.

Le Preferenze delle Élite Tradizionali ed Economiche.

Le élite tradizionali e le comunità imprenditoriali della Bolivia hanno le loro preferenze, spesso allineate con considerazioni economiche pragmatiche. Storicamente, questi gruppi hanno favorito politiche che garantiscono stabilità e crescita economica. La divisione all’interno del MAS e il più ampio panorama politico riflettono queste preferenze economiche sottostanti e gli allineamenti geopolitici.

La Posizione della Destra.

Le élite tradizionali in Bolivia potrebbero vedere con favore gli investimenti cinesi a causa della stabilità economica e dello sviluppo che promettono. Gli elementi di destra e le élite imprenditoriali non hanno sostenuto il colpo di stato, il che, insieme alle considerazioni economiche, suggerisce un tacito accordo con il governo di Arce, purché continui a favorire le partnership cinesi, che sono viste come più redditizie per le classi dirigenti.

Il Conflitto Interno al MAS.

Il conflitto tra Morales e Arce all’interno del MAS è anche radicato in visioni diverse per il futuro della Bolivia. Morales, con il suo approccio socialista tradizionale, potrebbe favorire un maggiore controllo statale e una minore dipendenza dagli investimenti stranieri, il che potrebbe essere percepito come una minaccia per le partnership redditizie cinesi promosse dall’amministrazione di Arce. Questa divergenza nella direzione politica è un fattore significativo nella lotta interna al MAS, contribuendo alle più ampie tensioni geopolitiche in Bolivia​ (El País Bolivia)​.

Implicazioni Regionali e Competizione Geopolitica.

La competizione geopolitica tra Cina e Russia in Bolivia è rispecchiata in tutta l’America Latina, influenzando la stabilità regionale. In paesi come il Perù e il Venezuela, entrambe le potenze hanno investimenti significativi e partnership strategiche. Gli investimenti economici della Cina spesso oscurano quelli della Russia, creando una dinamica in cui le priorità economiche e di sicurezza possono entrare in conflitto. Secondo analisti locali, “Cina e Russia hanno strategie diverse in America Latina, con la Cina che si concentra sugli investimenti economici e la Russia sulla cooperazione militare, influenzando paesi come Perù e Venezuela”​ (Bolivia Información)​.

Il Ruolo dei BRICS.

La coalizione BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) offre una piattaforma multilaterale per la cooperazione tra queste economie emergenti, potenzialmente mitigando alcune delle tensioni competitive. L’inclusione di paesi come il Venezuela nei BRICS potrebbe aumentare la leva economica regionale e fornire una posizione negoziale unificata nei rapporti con le potenze globali. Questo potrebbe aiutare a bilanciare l’influenza sia della Cina che della Russia nella regione.

Un report cinese suggerisce che la Russia dovrebbe cercare una maggiore multilateralità nella sua politica estera, impegnandosi maggiormente in sistemi di regole e istituzioni regionali sviluppate insieme alla Cina​ (Marx21.it)​.

Nel frattempo, i recenti cambiamenti politici in Argentina sotto la presidenza di Javier Milei, che ha allontanato il paese dall’Iniziativa Belt and Road, evidenziano la natura dinamica degli allineamenti geopolitici in America Latina. Milei ha indicato un allontanamento dalle alleanze economiche cinesi, il che solleva domande sul futuro ruolo dell’Argentina nei BRICS e sul suo potenziale riavvicinamento alla BRI, ma anche sul destino economico del paese.

Conclusioni.

La situazione in Bolivia è un microcosmo delle tensioni geopolitiche che stanno modellando il futuro dell’America Latina. Le diverse strategie di Cina e Russia, insieme alle dinamiche interne boliviane, offrono uno sguardo sulle sfide e sulle opportunità che attendono la regione. Mentre la competizione tra queste potenze globali si intensifica, la stabilità politica e la sovranità economica dei paesi latinoamericani rimangono in bilico, rendendo essenziale un’attenta gestione delle relazioni internazionali e delle politiche interne.

 

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