La centrale nucleare di ZaporiyiaLa centrale nucleare di Zaporiyia

CONTINUANO GLI ATTACCHI ALLA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPOROZHIE

 

Le forze armate ucraine continuano a giocare con il fuoco, negli ultimi giorni si susseguono gli attacchi alla centrale nucleare di Zaporozhie, situata nella città di Energodar, nell’omonima provincia russa.

L’ultimo attacco alla centrale è stato registrato oggi  quando un drone di tipo kamikaze lanciato dalle forze ucraine è stato abbattuto sopra la centrale nucleare di Zaporozhie. Questo  attacco è solamente l’ultimo di una lunga serie di attacchi che si sono susseguiti nelle ultime settimane.

Il drone è caduto sul tetto del sesto reattore, senza che il carico esplosivo che trasportava detonasse, quindi non ha causato danni, ha detto il servizio stampa della centrale.

Il personale della centrale ha denunciato che, nonostante le numerose avvertenze a Kiev per fermare gli attacchi, questi continuano a verificarsi. Hanno avvisato che se gli attacchi continuano – potrebbero “influire sul funzionamento sicuro” dell’impianto.

E’ utile ricordare che la centrale nucleare più grande d’Europa è stata oggetto di una serie di attacchi senza precedenti da parte delle forze di Kiev domenica 7 aprile,  ha denunciato la società statale russa per l’energia atomica Rosatom.

I bombardamenti di domenica condotti con droni hanno causato il ferimento di tre lavoratori della centrale  tra i quali  uno è stato gravemente ferito. “Fortunatamente, non ci sono stati danni critici o vittime, la radiazione di fondo nella stazione e nei suoi dintorni non è cambiata e non supera i valori di fondo naturali”, ha riferito  Rosatom. 

Le forze militari  ucraine hanno attaccato domenica con droni la centrale nucleare di Zaporozhie. Un drone kamikaze ha colpito la zona della mensa, all’interno del territorio della centrale, ha comunicato il servizio stampa dell’impianto. Come conseguenza dell’attacco un camion che scaricava cibo è stato danneggiato. Un altro impatto è stato segnalato anche nell’area di carico.

Gli attacchi si sono susseguiti per tutta la giornata. I militari ucraini hanno attaccato la centrale 20 minuti dopo che gli esperti dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (AIEA) hanno attraversato la zona secondo il piano previsto. Poco dopo, le forze armate ucraine hanno anche attaccato la cupola della sesta unità energetica della centrale nucleare. Questo attacco è stato quello più grave anche se fortunatamente non ha causato danni al reattore.

Nei giorni precedenti, l’esercito ucraino ha attaccato l’impianto, infatti venerdì ci sono stati impatti nelle aree di carico e nell’area stazione azoto-ossigeno.

In questo contesto, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha detto venerdì che “non è la prima volta che questo accade, e l’unica fonte di minacce alla sicurezza della centrale rimane il regime di Kiev, che non abbandona i suoi tentativi di effettuare provocazioni contro la centrale”.

Ha aggiunto che la Russia esorta l’AIEA e la sua direzione a “utilizzare attivamente gli esperti presenti alla centrale per registrare pubblicamente tutti i casi di attacco provenienti dalla parte ucraina e a indicare chiaramente da dove proviene effettivamente la minaccia per il funzionamento sicuro di questa struttura”.

Il direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA) Rafael Grossi ha confermato sul suo account X gli attacchi ma non ha saputo indicare chi fosse tra le parti in conflitto ad aver realizzato gli attentati. Vengono, come oramai avviene da anni, rimbalzate le responsabilità di quanto avvenuto tra Ucraina e Russia che si accusano a vicenda, anche se è poco realistico che sia Mosca a bombardare la centrale dato che è occupata dal suo personale. Mi sembra di rivivere le accuse a vicenda sull’attentato ai gasdotti North Stream 1 e 2, Come in quella occasione la Russia non aveva alcun interesse a far saltare in aria i gasdotti, come adesso non ha alcun interesse a bombardare la centrale di Zaporozhie.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

 

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