UCCISI DUE GENERALI NEL BOMBARDAMENTO DELL’AMBASCIATA IRANIANA
Israele bombarda l’ambasciata iraniana a Damasco, nell’azione senza precedenti due importanti generali hanno perso la vita oltre ad altri cinque militari.
Il generale Mohammad Reza Zahedi, alto comandante di un’unità dei Corpi della Guardia Rivoluzionaria Islamica dell’Iran (CGRI), e il generale Haji Rahimi, vice di Reza Zahedi, sono morti nell’attacco aereo perpetrato lunedì dall’esercito israeliano contro l’area dell’ambasciata iraniana a Damasco, ha confermato il servizio di comunicazione pubblica della Guardia Rivoluzionaria Islamica.
Secondo il servizio di comunicazioni iraniana, citato dall’agenzia Tasnim, anche altri 5 militari iraniani sono stati uccisi nel bombardamento.
Lunedì 1 aprile, l’aviazione israeliana ha attaccato con missili un quartiere nella capitale siriana, dove si trova l’ambasciata iraniana. Diversi edifici vicini sono stati gravemente danneggiati, mentre la sede del consolato iraniano è stata distrutta, riporta RT.
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani ha dichiarato che Teheran si riserva il diritto di vendicarsi dopo l’attacco israeliano.
Da parte sua il ministro degli Esteri iraniano Hosein Amir Abdolahian ha notato che Tel Aviv commette tali “azioni criminali” a causa dei suoi fallimenti nella Striscia di Gaza. “[Il primo ministro israeliano Benjamin] Netanyahu ha completamente perso l’equilibrio mentale a causa dei continui fallimenti del regime israeliano a Gaza e della sua incapacità di raggiungere gli ambiziosi obiettivi dei sionisti”, ha detto.
L’azione israeliana è di una gravità assoluta perché, come tutti sanno, l’ambasciata di un paese è considerato territorio di quella nazione. Attaccare un’ambasciata equivale ad un attacco diretto verso quel paese. Non dubito che presto ci sarà una risposta del governo iraniano. Inoltre l’azione compiuta da Tel Aviv contribuisce all’inasprimento delle relazioni tra i due paesi e in generale alla destabilizzazione dell’area medio orientale già abbastanza destabilizzata dal conflitto tra Israele e Palestina. Mi aspetterei una condanna unanime da parte dei paesi occidentali, ma si sa, a Tel Aviv tutto è concesso compreso, presumibilmente, anche bombardare le ambasciate dei paesi a loro ostili.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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A questo punto la situazione sarà sempre più difficile e prima o poi avremo una reazione iraniana