ATTACCATI I CARCERI AD HAITI: FUGGITI MIGLIAIA DI DETENUTI
Fuggiti migliaia di detenuti dai due principali carceri haitiani dopo l’assalto di varie bande armate ai centri penitenziari.
I due più grandi centri carcerari di Haiti, la prigione civile di Port-au-Prince, detto penitenziario nazionale che ospita più di 3800 prigionieri, e la prigione civile della Croix des Bouquets che ospita 1450 detenuti, sono stati attaccati da bande criminali la sera di sabato 2 marzo 2024, la maggior parte dei detenuti sono scappati.
Le bande, mobilitate dal 29 febbraio per il rovesciamento del primo ministro Ariel Henry, hanno lanciato una serie di attacchi coordinati contro le due prigioni e sono riuscite a provocare la “liberazione” di una parte significativa della popolazione carceraria. Domenica 3 marzo 2024 rimanevano nella prigione civile di Port-au-Prince solo i prigionieri che si sono rifiutati di fuggire
Le bande armate hanno prima preso di mira diversi edifici e siti strategici contemporaneamente per disperdere le forze dell’ordine, hanno poi attaccato i due penitenziari.. Dopo aver attaccato e incendiato le sottostazioni di polizia di Portail Léogâne, Delmas 3 e Bon-Repos, hanno attaccato i due più grandi centri carcerari del paese facendo fuggire migliaia di detenuti.
Il Penitenziario Nazionale, situato in rue du Centre, è stato attaccato nella prima serata di sabato sera. I membri delle bande criminali che imperversano nel paese hanno aperto diversi fronti intorno all’edificio per affrontare, e poi indebolire le forze dell’ordine che sono state costrette a ripiegare in ritirata. Secondo diversi testimoni, i banditi sono stati in grado di liberare i loro complici prima che altri detenuti approfittassero della situazione per fuggire.
Durante una visita dei giornalisti domenica 3 marzo alla prigione civile di Port-au-Prince, è stato possibile constatare che solo circa 90 detenuti hanno preferito rimanere nel penitenziario nazionale abbandonato dalla polizia. Tra questi ci sono in particolare i colombiani accusati nell’assassinio del presidente Jovenel Moïse, klex presidente della Camera dei deputati Cholzer Chancy, l’ex ministro Limond Toussaint, l’avvocato Robinson Pierre Louis, Joseph Félix Badio, Frantz Aby Larco. Questi detenuti sono stati trasferiti a Port-au-Prince nel pomeriggio di domenica.
Anche la prigione civile di Croix-des-Bouquets è stata attaccata dai membri delle bande. e i detenuti sono riusciti a fuggire, al momento non è ancora chiaro quanti siano i fuggitivi.
Nel comunicato rilasciato dal Ministero della Comunicazione si legge che “Il Governo della Repubblica saluta il coraggio dei poliziotti haitiani che hanno cercato di respingere l’assalto delle bande criminali contro il Penitenziario Nazionale e la prigione di Croix des Bouquets nella notte tra il 2 e il 3 marzo scorso. I nostri poliziotti di fronte a diverse operazioni causate dagli scatenati criminali pesantemente armati che vogliono a tutti i costi liberare persone custodite, in particolare per rapimenti, omicidi e altri reati gravi e non esitanti a giustiziare civili, incendiare e saccheggiare beni pubblici e privati, a favore di varie connivenze, non sono riusciti a impedire ai banditi di far uscire un gran numero di prigionieri. Questo assalto a questi centri carcerari ha causato diversi feriti tra i prigionieri e il personale dell’Amministrazione penitenziaria”.
Fino ad oggi, le autorità non hanno comunicato il numero di detenuti che sono fuggiti dalle due prigioni. Le Nouvelliste ha parlato con il direttore esecutivo del RNDDH, Pierre Espérance, che ha spiegato che c’erano circa 3800 detenuti nella prigione civile di Port-au-Prince prima dell’attacco. Domenica 3 marzo 2024, ha riferito, c’erano circa un centinaio di detenuti.
Ha inoltre dichiarato che molti cadaveri di detenuti sono stati avvistati nel cortile della prigione e nei dintorni.
Secondo Pierre Espérance, la prigione della Croix des Bouquets contava 1450 detenuti prima dell’assalto delle bande. Non è stato ancora possibile contare i detenuti che sono fuggiti da questo centro carcerario dove erano detenuti in particolare i membri delle bande “400 Mawozo” e “Chen Mechan”.
Inoltre, il giornale ha appreso che le bande hanno continuato gli attacchi contro i siti strategici e simbolici del paese, il 3 marzo , l’Accademia Nazionale di Polizia, situata sulla Route de Frères, è stata bersaglio di attacchi armati, colpi d’arma da fuoco sporadici sono stati sentiti nei dintorni di Frères e Pernier. Se in alcune aree regna una fragile calma, la paura regna in vari quartieri e i residenti temono il peggio, riporta Le Nuovelliste.
Inoltre le ambasciate degli Stati Uniti e della Francia hanno chiuso i loro uffici a causa delle tensioni nel paese centro americano. Da parte statunitense vengono inoltre invitati i propri cittadini ad abbandonare al più presto Haiti.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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