L’ITALIA SOSPENDE I FINANZIAMENTI ALL’AGENZIA DELLE NAZIONI UNITE PER I RIFUGIATI PALESTINESI
Dodici persone appartenenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi in Medio Oriente (UNRWA) sono state licenziate dopo che il governo israeliano li ha accusati di essere dei fiancheggiatori di Hamas, per questo vari paesi compresa l’Italia hanno deciso di sospendere i finanziamenti all’agenzia.’
Il 26 gennaio, il commissario generale dell’UNRWA Philippe Lazzarini ha annunciato che Israele aveva fornito loro informazioni sul presunto coinvolgimento di 12 dipendenti di questa organizzazione negli attacchi contro il paese ebraico il 7 ottobre 2023. L’agenzia ha deciso di rescindere immediatamente i contratti delle persone coinvolte e di avviare un’indagine senza però rivelare quale ruolo avrebbero potuto aver giocato.
I licenziamenti sono stati eseguiti sulla base delle prove fornite da Tel Aviv all’agenzia ma tali accuse di complicità negli attacchi del 7 ottobre non sono state rese note.
“Abbiamo avvertito per anni: l’UNRWA perpetua il problema dei rifugiati, ostacola la pace e serve come braccio civile di Hamas a Gaza”, ha denunciato il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz, affermando che molti dei suoi dipendenti “sono affiliati di Hamas con ideologie assassine, che aiutano nelle attività terroristiche e preservano la loro autorità”.
Katz si è “congratulato” con gli Stati Uniti e il Canada, che, insieme ad altri paesi, hanno temporaneamente sospeso la loro assistenza finanziaria all’organizzazione fino alla conclusione dell’indagine corrispondente alle denunce di Tel Aviv, invitando altre nazioni a “seguire l’esempio”.
Hamas ha criticato le “minacce” israeliane contro l’UNRWA e ha esortato l’ONU e altre organizzazioni internazionali a non “cedere alle minacce e ai ricatti”.
Tra i paesi che hanno sospeso i finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi oltre ai citati Stati Uniti e Canada non potevano mancare anche l’Italia e l’Australia sempre pronte a seguire ciò che fanno oltre oceano.
Il nostro ministro degli Esteri e vice primo ministro Antonio Tajani ha annunciato sabato la decisione di interrompere temporaneamente il finanziamento dell’UNRWA. “Siamo impegnati nell’aiuto umanitario alla popolazione palestinese mentre proteggiamo la sicurezza di Israele”, ha scritto sul social network X. I servi obbediscono sempre al padrone a stelle e strisce altrimenti perché starebbero su quelle poltrone.
Dal canto suo il ministro degli Esteri australiano Penny Wong ha dichiarato lo stesso giorno che anche il suo paese sospenderà temporaneamente gli aiuti finanziari all’UNRWA fino alla conclusione dell’indagine avviata di recente sul presunto coinvolgimento di alcuni membri del personale di questa agenzia negli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023 contro Israele.
“l’Australia lavorerà a stretto contatto con l’UNRWA nelle indagini e si sta consultando con partner internazionali. Mentre lo facciamo, sospenderemo temporaneamente l’esborso del finanziamento recentemente annunciato”, si legge nella dichiarazione.
Il giorno prima, gli Stati Uniti, assecondando le accuse di Israele, e il Canada hanno annunciato una decisione simile. Così, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha dichiarato venerdì di essere “estremamente preoccupato” per la situazione e ha riferito di aver sospeso “temporaneamente” i finanziamenti aggiuntivi all’agenzia fino a quando i dettagli dell’accaduto non saranno stabiliti. Washington ha anche accolto con favore la decisione dell’ONU di condurre una revisione completa all’interno dell’UNRWA.
Il sodale ministro dello sviluppo internazionale del Canada Ahmed Hussen ha pubblicato una dichiarazione molto simile, sottolineando che il paese non ridurrà il suo sostegno alla popolazione di Gaza e lavorerà con altri partner durante questo periodo. Ha anche invitato tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info