Commemorazione della morte del generale iraniano SoleimaniCommemorazione della morte del generale iraniano Soleimani

DUE ATTENTATI IN IRAN PROVOCANO PIU’ DI 100 MORTI

 

Due attentati terroristici compiuti in Iran provocano oltre un centinaio di morti. Due esplosioni sono state registrate mercoledì su una strada e all’esterno di una moschea vicino al cimitero dove è sepolto il generale Qassem Soleimani, nella città iraniana di Kerman, lasciando decine di morti e feriti, riferiscono i media locali.

Le due esplosioni hanno causato almeno 103 morti mentre il numero di feriti è salito a 141, alcuni dei quali in gravi condizioni, riferisce l’agenzia IRNA, citando il servizio di emergenza. I media locali hanno diffuso due video della scena in cui si sentono due esplosioni e si vede la gente fuggire in preda al panico. 

La prima esplosione è avvenuta a 700 metri dalla tomba di Soleimani e la seconda a un chilometro dal santuario. La prima detonazione è avvenuta alle 15:00 (ora locale). Circa 20 minuti dopo che la gente è andata in aiuto dei feriti, è stata registrata una seconda esplosione, che ha causato più vittime, ha riferito il Ministero dell’Interno.

Le  autorità locali hanno dichiarato a IRNA che si tratta di attacchi terroristici. Una fonte che ha familiarità con la questione ha anche rivelato ai media che le prime indagini mostrano che c’erano due bombe sulla strada dove si sono verificate le esplosioni, e i terroristi le hanno fatte esplodere a distanza. Secondo l’agenzia, contrariamente ad alcune voci, questo attacco non è stato suicida.

L’attentato è avvenuto il giorno dell’anniversario dell’assassinio dell’importante militare iraniano, commesso quattro anni fa dagli Stati Uniti all’aeroporto internazionale di Baghdad.

Soleimani è stata una figura chiave nella direzione delle azioni militari dell’Iran nella regione. Era a capo dei servizi di intelligence iraniani e, grazie ai suoi numerosi meriti, godeva di grande popolarità.

Subito dopo la Rivoluzione Islamica del 1979 si arruolò nei Corpi della Guardia Rivoluzionaria Islamica (CGRI), un’organizzazione militare il cui obiettivo è la protezione del sistema politico dell’Iran. Presto fu nominato comandante della 41esima Divisione della Guardia Rivoluzionaria Islamica, con la quale partecipò alla guerra tra Iran e Iraq (1980-1988).

Circa un decennio dopo il conflitto, tra settembre 1997 e marzo 1998, è stato nominato capo delle forze Quds, l’unità d’élite del CGRI responsabile delle operazioni speciali all’estero, posizione che occupava quando è stato assassinato il 3 gennaio 2020.

Il Pentagono si è assunto la responsabilità dell’assassinio e ha indicato che è stato ordinato dall’ex presidente Donald Trump, che cercava così di rompere l’influenza di Teheran nella regione. Nel 2021, l’ex capo dell’intelligence militare israeliana Tamir Hayman ha ammesso che anche il paese ebraico è stato coinvolto nell’assassinio del comandante Soleimani. (RT)

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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