ISRAELE: UCCISI 2000 APPARTENENTI AD HAMAS
Israele ha dichiarato di aver ucciso circa 2000 militanti di Hamas durante la sua azione militare nella striscia di Gaza, ma quale è stato il prezzo pagato dai civili?
Vi siete mai chiesti quale è il prezzo pagato dalla popolazione civile per questi omicidi? Con la scusa del diritto a difendersi si sta verificando una mattanza che non sembra avere fine. Da Tel Aviv arriva la notizia che sarebbero stati uccisi almeno 2000 militanti di Hamas dalle forze di difesa israeliane. Contemporaneamente, sotto le bombe non troppo intelligenti, lanciate da Israele in totale oltre 20 mila palestinesi hanno perso la vita ed oltre 7 mila sono dispersi.
Se sommiamo i morti ufficiali palestinesi con i dispersi arriviamo oltre le 27 mila persone scomparse: Israele ha dichiarato di aver soppresso almeno 2000 militanti di Hamas, quindi per ogni militante di Hamas ucciso sono stati uccisi altri 13 civili che evidentemente non erano affiliati al gruppo terroristico palestinese. Saranno i soliti danni collaterali …
Non vi sembra troppo il prezzo pagato dalla popolazione? Un militante di Hamas ogni 14 palestinesi uccisi. Ovvero per ogni militante di Hamas hanno perso la vita altri 13 civili di cui il 70 per cento sono donne, bambini ed anziani. Ma non avevamo le bombe intelligenti?
E poi continuano a farci voler credere che non si tratta di una pulizia etnica …
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info