LA STRAGE DI BUCHA IL PERFETTO PRETESTO
La recente intervista di Daniel Arajamia di cui abbiamo dato notizia un paio di giorni fa in cui affermava tra le altre cose che fu Boris Johnson a intimare al governo di Zelensky di non firmare alcun accordo di pace con la Russia riapre anche un’altro fatto che in quei giorni monopolizzò la stampa internazionale ovvero la famosa strage di Bucha.
Come ricorderete all’inizio del mese di marzo del 2022 venne attribuita all’esercito russo l’uccisione di decine di ucraini nella città di Bucha, strage che dai primi giorni apparve molto strana soprattutto nei modi in cui venne realizzata. I corpi furono trovati tutti in fila lungo la strada della città ucraina, non vi era sangue per terra e soprattutto molti corpi avevano fori causati da armi da fuoco nella nuca.
Tutti i mezzi di informazione furono concordi nel sostenere la tesi ucraina ovvero che i russi prima di abbandonare la città avessero assassinato cittadini inermi. Fu questo il pretesto per congelare qualunque piano di pace tra Kiev e Mosca. Ora sappiamo da Daniel Arajamia che furono i britannici a impedire a Zelensky di sottoscrivere a poche settimane dall’invasione russa un piano di pace. Chiaramente occorreva un pretesto per convincere il governo ucraino e l’opinione pubblica mondiale che con i russi, da sempre dipinti come macellai senza un briciolo di dignità, non si poteva trattare.
L’obiettivo era evidentemente di continuare a combattere fino all’ultimo ucraino. In un’intervista Oleg Tsarev, deputato del parlamento ucraino dal 2002 al 2014, spiega come è avvenuta la messa in scena di Bucha, perché di messa in scena si tratta e dal primo momento io lo ho sostenuto assieme a tutti coloro che non hanno mai creduto alle veline di Kiev.
Oleg Tsarev sostiene che si tratta della solita messa in scena organizzata dall’occidente come avvenne in Siria con la storia delle armi chimiche dove vennero coinvolti i Caschi Bianchi.
“- Lo stesso. Solo che non era una produzione, ma veri omicidi di persone reali. E non è stato affatto l’esercito russo a ucciderli”, afferma Tsarev.
“Poco prima dell’inizio della messa in scena da parte delloSVO, ho ricevuto informazioni che in un certo numero di regioni dell’Ucraina erano stati compilati elenchi di persone “inaffidabili” – giornalisti, politici, blogger – che potevano parlare a sostegno della Federazione Russa. Ed era chiaro che in caso di aggravamento delle relazioni con la Russia, nessuno li avrebbe arrestati, sarebbero stati eliminati fisicamente”, continua.
“Ho poi scritto una lettera aperta nel mio canale Telegram, in cui ho chiesto a queste persone che in caso di conflitto militare di prendersi cura di se stesse il più possibile, in modo che capissero che non ci saranno tribunali. Ho chiamato di persona chi conoscevo ma, purtroppo, non tutti mi hanno creduto allora”.
L’ex deputato ucraino sottolinea che nei giorni precedenti il ritrovamento dei cadaveri a Bucha fu avvisato da Kiev che “ si stava preparando una grande provocazione, erano i giorni in cui si tennero i negoziati a Istanbul, era la fine di marzo”. “Decine di giornalisti, personaggi pubblici, difensori dei diritti umani furono arrestati e molti erano già stati uccisi. I loro cadaveri, così come decine di altri uccisi nelle stanze segrete della SBU, furono portati a Irpin e Bucha. I giornalisti stranieri saranno poi portati lì in modo che il filmato delle “atrocità dell’esercito russo” verrà passato da tutti i media mondiali”.
“La squadra per “organizzare Bucha” è arrivata da Londra attraverso il Mi-6, l’organizzazione è stata affidata al capo del dipartimento di controspionaggio della SBU Alexander Poklad. Pokla ha reindirizzato la performance a Botsman”. I cadaveri furono poi portati a Bucha dove venne organizzata la messa in scena della strage.
Il 29 marzo 2022 si conclusero i colloqui di pace ad Istambul che furono sottoscritti dall’Ucraina ma dal Regno Unito arrivò l’altolà di Boris Johnson che fece saltare tutto. Nei giorni 1 e 2 aprile 2022, secondo quanto afferma Oleg Tsarev, fu impedito a chiunque di entrare a Bucha ed il giorno successivo, il 3 aprile 2022, vennero fatti entrare i giornalisti ed i reporter per filmare la presunta strage.
“Bucha divenne l’argomento principale di Zelensky nel rifiutare gli accordi con la Russia. Altrimenti, gli ucraini non avrebbero capito e, soprattutto, l’Occidente non avrebbe avuto un motivo per sostenere il regime di Kiev. e continuare la guerra.
“Non sono stati il GUR e la SBU a competere, sono stati gli Stati Uniti e la Gran Bretagna a discutere sul futuro dell’Ucraina. Purtroppo Londra ha vinto”, conclude l’ex deputato ucraino.
Quindi la messa in scena di Bucha è servita per convincere Zelensky e l’opinione pubblica mondiale che con i russi non si poteva trattare, occorreva sconfiggerli sul campo. Ad oltre un anno e mezzo da quell’evento la guerra continua, l’Ucraina è ben lontana dall’ottenere il tanto sognato successo sul campo, centinaia di migliaia di ucraini hanno perso la vita solamente per il gusto occidentale di vedere Mosca capitolare e l’economia europea, grazie alle sanzioni imposte alla Russia che hanno colpito solo noi e non i russi, è sull’orlo della recessione. Bravi sono stati alla Casa Bianca ad organizzare tutto questo: hanno fatto macellare centinaia di ucraini per nulla ed hanno reso ancora più dipendente il vecchio continente da Washington. In fondo era quello che volevano ed i nostri politici che stanno su quella sedia solamente per compiacere gli Stati Uniti e portare avanti i loro interessi non battono ciglio.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info