CINA ED ARABIA SAUDITA USERANNO LE PROPRIE MONETE NEI LORO COMMERCI
La Banca Popolare Cinese e l’Agenzia Monetaria dell’Arabia Saudita hanno firmato un Accordo di Currency Swap in valute locali, del valore di 50 Miliardi di Yuan, equivalenti a 26 Miliardi di Riyāl, la moneta saudita,, valido per tre anni, con possibilità di estensione di comune accordo.
L’Accordo, approvato dal Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese rafforzerà la Cooperazione Finanziaria tra i due Paesi, espanderà l’utilizzo di entrambe le valute, rafforzandole e promuovendo la facilitazione del Commercio e degli Investimenti, evitando il Dollaro.
In un contesto di continua internazionalizzazione dello Yuan, numerosi esperti in ambito economico-finanziario hanno dichiarato che il currency swap avrà anche un effetto dimostrativo, e incoraggerà altri Paesi del Medio Oriente a seguirne l’esempio, e a promuovere la propria valuta, evitando il Dollaro.
Per quanto riguarda la Cooperazione tra Cina e Arabia Saudita, da oggi le Aziende Saudite potranno utilizzare lo Yuan con meno restrizioni, soprattutto in ambito economico-commerciale, e l’Accordo potrebbe – ad esempio, facilitare il Commercio Bilaterale di Energia.
Nel 2022, la Cina ha importato 508 milioni di tonnellate di greggio, e metà dei dieci principali fornitori sono stati i Paesi Arabi, con l’Arabia Saudita al primo posto. Negli ultimi dieci anni, circa un quarto del greggio dell’Arabia Saudita è stato esportato in Cina. Questo ha dunque reso la Cina il maggior importatore di greggio del Paese Arabo.
De-dollarizzare il commercio di greggio tra i due Paesi rafforzerà lo Yuan. Sempre più Paesi preferiscono utilizzare la propria moneta per regolare gli accordi commerciali, con l’obiettivo di ridurre la propria dipendenza dal Dollaro statunitense. La decisione dell’Arabia Saudita di accettare la proposta della Cina potrebbe svolgere un ruolo pionieristico nella promozione dello Yuan nella Regione.
La Banca Popolare Cinese ha dichiarato che verranno compiuti sforzi sempre più grandi, rimanendo prudenti, per far progredire i currency swap, promuovendo l’utilizzo delle valute locali, con l’obiettivo di facilitare il commercio. (Collettivo Shaoshan)
In pratica con questo accordo i due paesi si impegnano a commerciare usando le proprie monete lasciando fuori il dollaro, un altro piccolo passo avanti nella dedollarizzazione dei commerci internazionali. Il processo di abbandono del dollaro sarà ancora lungo ma i segnali ci sono tutti e gli Stati Uniti, che hanno basato il loro successo economico sul dollaro, dovranno prima o poi adeguarsi a questa nuova situazione.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info