PRIMO MINISTRO SLOVACCO: “UCRAINA PAESE TRA I PIU’ CORROTTI AL MONDO”
Il primo ministro slovacco Robert Fico ha definito l’ucraina “uno dei paesi più corrotti del mondo”, e questo vale a tutti i livelli di governo.
Le parole di Fico arrivano al termine del vertice dell’Unione Europea di questa settimana nel quale era stata richiesta una variazione del bilancio europeo per gli anni 2024-2027 per fornire ulteriori 50 miliardi di euro a sostegno dell’Ucraina. La Slovacchia come l’Ungheria si sono opposte a questa proposta di variazione di bilancio.
Il primo ministro slovacco sostiene che il paese centro europeo sia tra i più corrotti al mondo e questo pregiudica l’ulteriore sostegno economico proposto.
“Quindi verseremo altri 50 miliardi e non importa cosa succede?” ha criticato, ricordando che Bruxelles non ha una strategia chiara per Kiev. “Se la strategia è quella di continuare a versare soldi, 1,5 miliardi di euro all’anno senza alcun risultato, e dobbiamo tagliare le nostre risorse? Dopo tutto, abbiamo enormi problemi e il denaro pubblico scarseggia”, ha notato.
Il giorno dopo l’inizio del vertice europeo, Fico ha confermato quanto annunciato in campagna elettorale ovvero che Bratislava non fornirà più aiuti militari al paese in conflitto. “Interpretiamo tutti gli aiuti all’Ucraina solo come aiuti umanitari e civili, non forniremo armi all’Ucraina”, ha detto. A questo proposito, ha affermato che l’UE deve passare da un fornitore di armi a un pacificatore. “La guerra in Ucraina non è la nostra guerra, non abbiamo niente a che fare con questa guerra”, ha detto. Fico ha anche sottolineato che non voterà a favore di alcuna sanzione contro la Russia a meno che non venga messa sul tavolo un’analisi del suo impatto sulla Slovacchia.
Il politico, che è stato primo ministro della Slovacchia dal 2006 al 2010 e dal 2012 al 2018, è visto come una minaccia per l’unità europea rispetto al conflitto ucraino, poiché ha promesso in più di un’occasione di fermare le spedizioni di armi e rivedere gli accordi che permettono agli Stati Uniti di usare basi nel suo paese.
A tale proposito il nuovo ministro della difesa slovacco ha definito il trattato bilaterale in campo militare tra Bratislava e Washington uno dei “più grandi fallimenti” del precedente governo-
Il nuovo ministro della difesa slovacco Robert Kalinak ha dichiarato giovedì durante un incontro con l’ambasciatore degli Stati Uniti a Bratislava che il suo paese cercherà di rinegoziare l’accordo di cooperazione militare per la difesa con Washington, firmato l’anno scorso dal precedente governo.
Kalinak ha definito il trattato bilaterale in questione uno dei “più grandi fallimenti” dell’amministrazione dell’ex primo ministro Ludovít Ódor, mentre ha sostenuto una cooperazione “mutuamente vantaggiosa” tra i due paesi. “Apprezziamo le buone relazioni con i nostri partner occidentali, ma non siamo come i precedenti governi servili”, ha detto.
L’accordo di cooperazione militare tra Stati Uniti e Slovacchia, entrato in vigore nell’aprile dello scorso anno, permette alle forze del paese nordamericano di utilizzare due basi aeree slovacche – Malacky-Kuchyna e Sliac – per dieci anni, mentre il paese europeo riceve 100 milioni di dollari per la modernizzazione delle stesse.
Ha anche confermato all’ambasciatore statunitense che il suo paese smetterà di fornire aiuti militari all’Ucraina, una decisione che era già stata annunciata questa settimana dal nuovo primo ministro Robert Fico. Sulla questione, Kalinak ha sottolineato che il suo paese ha inviato a Kiev “attrezzature militari e munizioni necessarie” per la stessa Bratislava, bollando questo aiuto come un “regalo censurabile“. (RT)
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info