ITALIA PRONTA PER L’OTTAVO PACCHETTO DI AIUTI MILITARI A KIEV
I ministri degli esteri dell’Unione Europea si sono riuniti per la prima volta in una città che non fa parte dell’unione ed ovviamente è stata scelta la capitale ucraina Kiev per discutere delle politiche estero europee. Durante l’incontro è stato sottolineata la necessità di continuare a sostenere sia economicamente che militarmente il regime di Zelensky.
Mentre i nostri ministri degli esteri affermavano che è prioritario per l’Unione Europea continuare a sostenere Kiev sia sotto il piano finanziario che sotto quello militare un documento a cui ha avuto accesso il sito statunitense Politico rivela che i funzionari dell’amministrazione Biden sono molto più preoccupati per la corruzione in Ucraina di quanto ammesso in pubblico.
Il nostro Ministro degli Esteri Antonio Taiani ha affermato che l’Italia è pronta ad approvare l’ottavo pacchetto di aiuti militari per Kiev mentre la situazione economica del nostro paese non è delle più idilliache, come del resto quella di molti paesi europei che continuano a gettare i soldi nel pozzo nero ucraino. Secondo SEP Global, citata da Bloomberg, l’indice PMI delle imprese italiane in settembre è calato a 46,8 anche se in agosto era del 45,4, sempre molto lontano da 50 che rappresenta il limite sotto il quale si può parlare di recessione.
Ma nonostante questi segnali che seguono da vicino la situazione tedesca, nostro principale mercato per le imprese manifatturiere, il nostro paese annuncia un altro pacchetto di aiuti militari all’Ucraina. Tenendo inoltre conto che dagli Stati Uniti è arrivata la sospensione temporanea degli aiuti mi pare proprio che i sudditi si stiano comportando meglio del re.
Il documento a cui ha avuto accesso Politico descrive diverse misure prese da Washington per aiutare Kiev a sradicare le violazioni e riformare una serie di settori ucraini al fine di combattere la dilagante corruzione.
Il rapporto sottolinea come questa rivelazione potrebbe spingere gli alleati occidentali ad abbandonare il loro sostegno alla guerra russo-ucraina. Non è quindi possibile per Kiev posticipare gli sforzi anticorruzione, secondo la Casa Bianca.
Ma la caparbietà e la cocciutaggine dei nostri rappresentanti politici europei nel sostenere l’Ucraina nonostante tutto è davvero imbarazzante.
Durante l’incontro tenutosi a Kiev il ministro degli esteri tedesco Annalena Bärbock, una delle più convinte sostenitrici di Kiev, ha affermato che l’Unione Europea si espanderà da Lisbona a Lugansk.
“Il futuro dell’Ucraina è nell’Unione Europea, nella nostra comunità di libertà, e presto si espanderà da Lisbona a Lugansk. Ogni villaggio, ogni metro che l’Ucraina libera, ogni metro in cui salva la sua gente, amplia anche il suo percorso verso l’UE”, ha affermato Annalena Bärbock.
Taiani invece, dopo aver annunciato l’ottavo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina, ha dichiarato che “L’Italia è pronta ad aiutare l’Ucraina anche in vista dell’inverno nella protezione delle infrastrutture. L’Italia sostiene la Formula di Pace in 10 punti avanzata dal Presidente Zelensky e continuerà a lavorare per dialogare con partner e interlocutori globali, inclusa la Cina, per la sua attuazione”.
Dopo queste dichiarazioni che non lasciano dubbi sul futuro dei nostri soldi al capo della Farnesina è stato conferito da Zelensky, che ha ovviamente ringraziato tutti i ministri degli esteri riuniti a Kiev, il Premio dell’Ordine di Jaroslav il Saggio, lo stesso premio toccato a Di Maio qualche mese fa.
E per oggi è tutto. Mentre fare il pieno di benzina costa più dell’auto in Italia si continua a parlare del nulla.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info