Il presidente nord coreano KIM JONG-UNIl presidente nord coreano KIM JONG-UN

KIM JONG-UN INSERITO NELLA LISTA DEL PORTALE UCRAINO MIROTVÓRETS

 

Si allarga il numero delle persone illustri presenti nella lista nera dei nemici del popolo ucraino: dopo Papa Francesco anche Kim Jong-un è stato inserito nella lista del sito Mirotvórets.

Il leader della Corea del Nord Kim Jong-un è stato inserito nella lista nera del sito web ucraino Mirotvórets che raccoglie, secondo i gestori,  tutti i nemici del popolo ucraino.

Secondo il portale, Kim è “complice dei criminali di guerra russi” ed è un “collaboratore dei crimini delle autorità russe contro l’Ucraina e i suoi cittadini”. Allo stesso modo, il leader nordcoreano è accusato di “attaccare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina” e di “garantire l’aggressione militare russa contro l’Ucraina e i suoi cittadini”.

A tale proposito il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Galuzin ha notato che l’inclusione del leader nordcoreano nella lista nera del portale è “un’altra provocazione del regime di Kiev” e “un tentativo di intimidazione”. “È un tentativo inutile, come tutto ciò che fa il sito web Mirotvórets e i rappresentanti del regime di Kiev dietro di esso. Sono sicuro che la nostra amicizia con la Corea del Nord non può vacillare da nessuna azione provocatoria e spiacevole”, ha detto l’alto funzionario, citato da TASS.

Alla fine di agosto il portale ucraino aveva inserito nella sua lista anche Papa Francesco dopo che il 25 agosto il Pontefice, in occasione della Giornata della gioventù a San Pietroburgo , davanti a ragazzi e ragazze aveva detto che “Non vi dovete dimenticare della vostra identità. Voi siete eredi della grande Russia, la grande Russia dei santi, dei re, la grande Russia di Pietro il Grande, di Caterina II”.

Aggiungendo poi che “Quell’impero russo grande e colto, di tanta cultura, di tanti umanità, non vi liberate mai di questa eredità. Siete gli eredi della grande madre Russia, andate avanti e grazie per il vostro modo di essere e per il vostro essere russi”. 

Parole che hanno fatto molto discutere e che ovviamente non sono andate giù al governo ucraino.  

Mirotvórets pubblica i dati personali di giornalisti e figure pubbliche di diversi paesi che, secondo i suoi amministratori, rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale dell’Ucraina e, anche se formalmente non è un registro ufficiale, può influenzare l’ingresso nel paese.

Ma non solo, infatti diverse  persone che risultano inserite nella lista sono state successivamente uccise, tra cui Daria Duguina, figlia dell’influente filosofo russo Alexander Duguin, la cui morte è stata orchestrata dai servizi segreti ucraini, secondo il servizio di sicurezza federale russo.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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