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GLI UCRAINI scappati ALL’ESTERO POTREBBERO ESSERE ARRUOLATI

 

La contro offensiva ucraina non ha raggiunto gli obiettivi sperati, gli ucraini continuano a morire come mosche quindi per rimpiazzare i caduti da Kiev pensano di mobilitare coloro che sono fuggiti all’estero per sfuggire all’arruolamento forzato.

Più di 160 mila ucraini idonei al servizio militare che si sono rifugiati in Germania dopo l’inizio dell’operazione russa, potrebbero essere rimpatriati e mobilitati in Ucraina per alimentare le forze militari e combattere le truppe di Mosca, ha scritto venerdì il tabloid tedesco Bild.

Il giornale cita i dati del ministero dell’Interno tedesco che, secondo le sue stime, al febbraio 2023   ci sarebbero almeno un totale di 163.287 ucraini adatti a servire nelle file dell’esercito di Kiev, che è più della metà dei 250.000 soldati – secondo Bild – che stanno attualmente combattendo nelle forze armate.

In questo contesto, il giornale fa eco a recenti dichiarazioni del leader del partito di governo Servitore del Popolo  David Arajamia in cui suggerisce che il governo del presidente Vladimir Zelenski potrebbe chiedere l’aiuto di altri paesi per estradare gli uomini soggetti al servizio militare. “La decisione non è ancora stata presa. Ma se ciò avvenisse colpirebbe migliaia, forse decine di migliaia di ucraini che sono fuggiti in Germania”, riassume il tabloid.

Mercoledì scorso, Zelenski ha riferito che il Consiglio di Sicurezza e Difesa del paese ha deciso di verificare la validità dei certificati di non idoneità al servizio militare, rilasciati dopo l’inizio del conflitto. Secondo il presidente, alcuni ucraini pagano tangenti tra i 3.000 e i 15.000 dollari per eludere la mobilitazione.

Da parte sua, il capo della formazione politica al potere ha assicurato durante la sua apparizione quotidiana televisiva che tutti coloro che hanno comprato documenti falsi sarebbero stati ritenuti penalmente responsabili. “Ora praticamente in qualsiasi paese, tranne che in Russia, i nostri organi di sicurezza possono fare richieste per estradare tali persone e portarle in Ucraina”, ha detto Arajamia, citato dalla stampa locale.

Lo scorso agosto, Zelenski, che ha dato la colpa del basso numero di reclute alla corruzione all’interno delle commissioni militari incaricate del reclutamento, ha licenziato tutti i funzionari regionali incaricati di queste commissioni. Ha anche ordinato ispezioni su larga scala in più di 200 centri di mobilitazione.

In Ucraina è ancora in vigore la mobilitazione generale, che vieta l’uscita dal paese agli uomini idonei al reclutamento. Secondo la legislazione vigente, gli uomini di età compresa tra i 18 e i 60 anni possono essere mobilitati. (RT)

E noi per contribuire alla guerra che si combatterà evidentemente fino all’ultimo ucraino continuiamo ad inviare armi senza prendere in minima considerazione una possibile uscita negoziale al conflitto.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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