La strage di UsticaLa strage di Ustica

STRAGE DI USTICA: FORSE ARRIVA LA VERITA’

Sono passati 43 anni dalla strage di Ustica dove persero la vita 81 persone e le verità su quella notte ancora non sono venute a galla ma forse adesso potremmo essere arrivati ad una svolta.

In un’intervista concessa a “La Repubblica” l’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato sostiene che l’aereo dell’Itavia scoppiato nei cieli di Ustica fu abbattuto da un missile lanciato da un jet francese, ipotesi questa portata avanti da anni da chi ha indagato in modo indipendente sulla strage.

“Era scattato un piano per colpire l’aereo sul quale volava Gheddafi,  ma il leader libico sfuggì alla trappola perché avvertito da Craxi. Adesso l’Eliseo può lavare l’onta che pesa su Parigi”, afferma Giuliano Amato nell’intervista.

“Si voleva fare la pelle a Gheddafi, in volo su un Mig della sua aviazione – ha e il piano prevedeva di simulare una esercitazione della Nato, con molti aerei in azione, nel corso della quale sarebbe dovuto partire un missile contro il leader libico: l’esercitazione era una messa in scena che avrebbe permesso di spacciare l’attentato come incidente involontario”. Ma le cose andarono diversamente Amato infatti continua affermando che le cose andarono diversamente “Gheddafi fu avvertito del pericolo e non salì sul suo aereo. E il missile sganciato contro il Mig libico finì per colpire il Dc9 dell’Itavia. L’ipotesi più accreditata è che quel missile sia stato lanciato da un caccia francese partito da una portaerei al largo della costa meridionale della Corsica o dalla base militare di Solenzara, quella sera molto trafficata, la Francia su questo non ha mai fatto luce”.

Depistaggi, strane morti, tracciati radar spariti, registri manomessi e molto altro per nascondere la verità su una delle tante stragi italiane che non ha visto in faccia i colpevoli, questa potrebbe essere la sintesi dell’abbattimento dell’aereo dell’Itavia sui cieli di Ustica.

Il disastro aereo di Ustica avvenne il 27 giugno 1980, alle 20:59. A quell’ora il volo Bologna-Palermo di Itavia perde il contatto radio con l’aeroporto di Roma Ciampino. A bordo trasportava 81 persone, tra cui 13 bambini, ma soltanto i corpi di 39 passeggeri verranno recuperati dopo il ritrovamento dei resti della fusoliera, inabissata al largo dell’isola di Ustica. 

Una delle ipotesi più accreditate e portata avanti da molte indagini indipendenti  era sempre stata quella  di un involontario coinvolgimento dell’aereo in uno scontro militare che vedeva implicati Francia, Libia e Stati Uniti. Il DC-9 infatti si sarebbe trovato sulla traiettoria di un missile durante un conflitto a fuoco, venendone colpito. 

L’ipotesi di una bomba nascosta nella toilette ed esplosa a bordo è stata scartata come inconsistente dopo il ritrovamento di alcune parti totalmente integre della fusoliera, come il carrello e il bagagliaio, che suggeriscono non sia avvenuta alcuna esplosione all’interno del velivolo.

La tesi del missile francese, lanciato contro un aereo libico che trasportava Gheddafi, era stata sostenuta dall’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, presidente del Consiglio all’epoca dei fatti. Una tesi analoga è alla base di una sentenza della Corte di Cassazione.

Nell’intervista Giuliano Amato si chiede perché “ Un giovane presidente come Macron, anche anagraficamente estraneo alla tragedia di Ustica, non voglia togliere l’onta che pesa sulla Francia e può toglierla solo in due modi: o dimostrando che questa tesi è infondata oppure, una volta verificata la sua fondatezza, porgendo le scuse più profonde all’Italia e alle famiglie delle vittime in nome del suo governo. Il protratto silenzio non mi pare una soluzione”.

La domanda che ci dobbiamo porre dopo le rivelazioni di Amato è perché solo adesso l’ex Presidente del Consiglio abbia deciso di vuotare il sacco. Perché non lo ha fatto prima? Chi glielo ha impedito? Quali sono gli assetti  geopolitici mutati adesso che gli hanno permesso di raccontare la verità? Perché non menziona mai la Nato e getta tutte le responsabilità sulla Francia?

Si può pensare che dietro il tentativo di attentato a Gheddafi ci fosse stata solo la Francia e che la Nato non ne sapesse nulla? Davvero poco probabile, ma allora perché Amato non la menziona mai? Forse c’è un tentativo di isolare la Francia, uno dei paesi più critici sul conflitto tra Ucraina e Russia, il paese europeo che ha contribuito in misura minore al sostegno armato a Kiev. Un tentativo di esacerbare le relazioni future tra Parigi e Roma? 

Adesso ci aspettiamo che il nostro governo tolga una volta per tutte il segreto di stato sulla vicenda, ma sono sicuro che l’esecutivo più atlantista della nostra storia repubblicana, per evitare che qualche responsabilità possa essere addossata alla Nato ed agli Stati Uniti, non lo farà.

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Un pensiero su “STRAGE DI USTICA: FORSE ARRIVA LA VERITA’”
  1. Da premettere che non sono un Craxsiano che la nato e pilotata dalla America ma è possibile che crax sfido due volte l America per non leccare il culo e noi non abbiamo un politico che manda a quel paese l America e tutti la a leccare il culo alla America

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