IL SERVIZIO DI SICUREZZA UCRAINO DIETRO ATTACCHI AL PONTE DI CRIMEA
Un video trasmesso dalla rete televisiva statunitense CNN, fornito dal Servizio di Sicurezza dell’Ucraina, conferma che dietro gli attacchi al ponte di Crimea c’è Kiev.
Il capo del servizio di sicurezza ucraino (SBU), Vasil Maliuk, ha ammesso che Kiev era dietro gli attacchi al ponte di Crimea dell’8 ottobre 2022 e del 17 luglio 2023. Lo SBU ha consegnato alla rete televisiva statunitense ‘CNN’ un video che prova il loro coinvolgimento nell’attacco.
Subito dopo gli attacchi al ponte la responsabilità di quanto accaduto era stata addossata a gruppi di dissidenti russi, ipotesi rigettata immediatamente dallo stesso governo di Mosca e da chi ha un poco di sale nella zucca e non vive solamente della propaganda occidentale.
Un mese dopo l’attacco al ponte di Crimea, in cui un uomo e sua moglie sono deceduti mentre la figlia è rimasta ferita, la CNN ha deciso di pubblicare il video dell’attacco ucraino al ponte. Il servizio di sicurezza ucraino ha consegnato alla rete televisiva un video dell’attacco di luglio che mostra lo schermo del pilota pochi istanti prima che il drone sperimentale Sea Baby si schiantasse con cariche esplosive contro uno dei pilastri di cemento del ponte.
Lo SBU ha anche fornito alla rete televisiva statunitense due video in cui si vede il momento in cui il drone attacca la sezione stradale del ponte, e cinque minuti dopo un altro attacco contro la sezione ferroviaria dalla direzione opposta.
“I droni marini sono un’invenzione esclusiva del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina. Nessuna azienda privata è coinvolta. Recentemente, con l’aiuto di questi droni, abbiamo effettuato un attacco di successo contro il ponte di Crimea, la grande nave da sbarco Olenegorsk Miner e la petroliera Sig”, ha detto il capo del servizio di sicurezza alla rete televisiva.
La CNN ha aggiunto che Maliuk ha ammesso la responsabilità di Kiev nell’attacco al ponte di Crimea dell’8 ottobre. Inoltre il capo della SBU ha affermato che anche se i paesi occidentali hanno mostrato interesse per il processo delle operazioni relative al ponte di Crimea, non vi partecipano.
“Non partecipano alle nostre operazioni e non ci forniscono né attrezzature né qualsiasi altra cosa. Questi droni sono fabbricati in un impianto di produzione clandestina in Ucraina”, ha detto Maliuk. Ha anche aggiunto che Kiev sta “lavorando su nuove operazioni interessanti, anche nel Mar Nero”.
All’inizio di agosto, il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale e difesa dell’Ucraina, Alexey Danilov, ha confermato che il servizio di sicurezza ucraino è stato coinvolto nel primo attacco al ponte di Crimea, e nel secondo.
Nella notte tra il 16 e il 17 giugno 2023, un attacco con droni marini ha causato la morte di un uomo e di sua moglie sul ponte dello stretto di Kerch nella Crimea orientale, mentre la figlia è rimasta ferita. L’attacco , ha distrutto un tratto della carreggiata del ponte che collega la penisola con la regione russa di Krasnodar e ha causato la sospensione del traffico nel bel mezzo della stagione delle vacanze.
Il 5 agosto 2023, l’agenzia nazionale russa del trasporto marittimo e fluviale ha riferito che la petroliera russa Sig ha subito una falla a causa di un attacco con un drone navale ucraino mentre si avvicinava allo stretto di Kerch che collega il Mar Nero a quello di Azov. “L’attacco terroristico contro una nave civile, che ha minacciato non solo la morte del suo equipaggio, ma ha anche portato alla minaccia di un disastro ambientale su larga scala”, ha sottolineato Zakharova.
L’8 ottobre 2022, un camion è esploso mentre attraversava il ponte di 19 chilometri che collega la Russia continentale alla penisola di Crimea. L’esplosione ha lasciato quattro morti, oltre a causare l’incendio di sette vagoni cisterna di un treno, riporta (Sputnik.
In più occasioni avevamo scritto che dietro questi attacchi non poteva che esserci il Servizio di Sicurezza Ucraino e che altre ipotesi erano pura fantascienza ma, si sa, quando si mettono in dubbio le veline di Kiev si è tacciati di putiniani che diffondono solo false notizie e la propaganda del Cremlino. Meditate gente e prima di accusare di propagandisti chi invece cerca di fornire notizie valutando anche altri punti di vista. Non vi resta altro che considerare putiniano anche lo SBU.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info