ATTACCATA PETROLIERA RUSSA IN CRIMEA
Una petroliera russa è stata colpita da un drone marittimo ucraino nelle vicinanze della costa di Crimea, poteva trasformarsi in una catastrofe ambientale.
La petroliera russa Sig, con un equipaggio di 11 membri a bordo, ha subito una falla nel vano macchine venerdì sera dopo essere stata oggetto di un attacco con un drone marittimo al largo della costa della penisola di Crimea, ha riferito l’agenzia federale del trasporto marittimo e fluviale (RosMorRechFlot).
L’istituzione ha detto che non sono stati registrati feriti a causa dell’attacco, che è avvenuto mentre la petroliera si avvicinava allo stretto di Kerch, che separa la Crimea dal territorio continentale russo.
Nonostante l’impatto all’altezza della linea di galleggiamento a dritta, la nave è rimasta a galla e le squadre di manutenzione stanno provvedendo alle riparazioni dello scafo. La sala macchine è stata parzialmente inondata dalle acque.
Il capo del servizio di sicurezza ucraino Vasiliy Malyuk ha confermato l’attacco alla petroliera russa, anche se indirettamente. “Qualsiasi ‘bavovna’ [termine per indicare una ‘esplosione’ in ucraino] che si svolge contro le navi della Federazione Russa o sul ponte di Crimea è un passo assolutamente logico ed efficace verso il nemico. Inoltre, tali operazioni speciali sono condotte nelle acque territoriali dell’Ucraina e sono completamente legali”, ha detto, citato dalla stampa locale.
La petroliera russa non stava trasportando, fortunatamente, combustibile o petrolio. Se la nave fosse stata carica l’attacco ucraino si sarebbe potuto trasformare in un danno ambientale di proporzioni immani. Forse da Kiev proprio questo stavano cercando.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
Gli ucraini, per me sono sotto il giogo americano e finirà male.