SEMPRE PIU’ VICINA LA DESTINAZIONE DEL PNRR PER LE ARMI
La plenaria del Parlamento Europeo ha approvato il mandato negoziale per rafforzare la produzione di armamenti con i fondi del PNRR. Hanno votato a favore in 446, 67 si sono dichiarati contrari e 112 si sono astenuti.
In pratica con questo voto si avvicina il finanziamento alla produzione di armi con i fondi del PNRR che dovevano essere usati per far ripartire l’economia dei paesi europei dopo lo scoppio della pandemia da Covid-19. Evidentemente i parlamentari europei hanno pensato che produrre armi contribuisca allo sviluppo economico dell’Europa.
Erano stati presentati vari emendamenti dalle forze di centro sinistra nei quali si chiedeva di non utilizzare i fondi del Pnrr e della politica di coesione per finanziare le armi, ma sono stati tutti bocciati. Sottolineo a tale proposito che il centro sinistra non aveva chiesto di non aumentare i fondi da destinare al finanziamento delle spese per le armi ma di non usare quelli del PNRR, dimostrando la solita vicinanza alla destra e la solita sudditanza alle imposizioni arrivate dalla Casa Bianca.
Paradossale, come sempre, la posizione del Partito Democratico che ha appoggiato gli emendamenti ma poi al momento del voto la gran parte dei suoi parlamentari ha votato a favore.
Infatti il Pd europeo, dopo la bocciatura degli emendamenti presentati, si è spaccato, strano, in sede di voto. La maggioranza della delegazione ha votato comunque a favore, in 10 hanno votato favorevolmente, in quattro, invece, si sono astenuti (Piero Bartolo, Camilla Laureti, Franco Roberti e Achille Variati). L’unico voto contrario è arrivato da Massimiliano Smeriglio, che è membro del gruppo dei socialisti ed è stato eletto nelle file del Pd, ma non è iscritto al partito e fa parte della delegazione da indipendente.
Ad ogni modo, il provvedimento è stato approvato con 446 voti favorevoli, 67 contrari e 112 astensioni. Il progetto di legge, ribattezzato Asap, ovvero Act in Support of Ammunition Production, potrebbe ricevere il via libera definitivo nella plenaria di Strasburgo prevista a luglio.
Il provvedimento “mira a potenziare la capacità di produzione di munizioni e missili e permettere la loro consegna tempestiva all’Ucraina, oltre ad aiutare i Paesi dell’Unione europea a rifornire i propri arsenali. Grazie all’introduzione di misure specifiche, tra cui un finanziamento di 500 milioni di euro, Asap mira a potenziare la capacità produttiva dell’Unione Europea per far fronte all’attuale carenza di munizioni, missili e loro componenti”, si legge in una nota stampa.
Anche il centro destra e la destra italiana che sostiene il governo Meloni non ha dato una grande prova di coerenza, ma quando mai ce l’hanno avuta?. Infatti compattamente hanno votato a favore del provvedimento che destina i fondi del PNRR per la produzione di armi nonostante il governo avesse assicurato, nei giorni scorsi, che si sarebbe opposto al cambio di destinazione dei fondi.
Se l’ultima votazione sarà favorevole, e non ne dubito, a metà del 2024 verrà eseguita una verifica e nel caso si deciderà se ampliare il fondo con altri soldi che, come è ovvio, verranno sottratti ad altri capitoli di spesa. Immaginate quali.
Insomma la solita sconcertante pagina in cui gli interessi degli europei sono stati calpestati a favore dell’industria militare e delle politiche imposte dagli Stati Uniti che vogliono che la guerra in Ucraina non finisca mai e che si combatta fino all’ultimo ucraino.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
Riceviamo e pubblichiamo:
Il Parlamento europeo ha approvato oggi il regolamento ASAP, per sovvenzionare l’industria di armi e la produzione di munizioni in Europa. Milioni di euro regalati all’industria militare con la possibilità per gli stati di usare risorse dai fondi sociali europei per sovvenzionare la produzione di armi. Un regolamento che in nome della furia bellicista introduce deroghe alla direttiva europea sull’orario di lavoro, consentendo orari straordinari e di introdurre orari di 48 ore a settimana. Una follia militarista che toglie risorse per sanità, scuola, asili, ambiente per produrre armi e prolungare la guerra. Una follia contro i lavoratori, lo stato sociale e la pace,votata a stragrande maggioranza da un Parlamento europeo ormai succube della retorica bellicista e che viola lo stesso trattato dell’Ue, che nel suo art. 41.2 proibisce l’uso di denaro comunitario per “operazioni militari”.
E’ vergognoso che il rispetto dei trattati è stato per decenni invocato per giustificare politiche antipopolari di taglio della spesa pubblica e privatizzazione mentre per fare la guerra si decide di violarli con assoluta disinvoltura.
Siamo di fronte a una deriva militarista e guerrafondaia dell’Unione Europea, sempre più sottomessa alla NATO e alle scelte degli USA. Non a caso oggi Stoltenberg annuncia che l’aumento della spesa militare al 2% del Pil è il livello minimo a cui convengono di arrivare gli stati al termine del vertice dei ministri degli esteri, quindi con il consenso anche del governo italiano. Un aumento della spesa militare assolutamente spropositato visto che già oggi i paesi della NATO hanno una spesa enormemente superiore a Russia e Cina.
I deputati dei partiti di governo, della Lega, di Forza Italia, insieme a metà del PD, hanno tutti votato per scelta bellicista nel parlamento europeo. Altro che sovranisti, allineati come soldatini agli ordini di Washington e della Commissione Europea!
Ringraziamo il nostro gruppo parlamentare europeo La Sinistra che ha votato contro.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, coordinamento di Unione Popolare