ZELENSKY: ABBIAMO ANCORA BISOGNO DI TEMPO
Il presidente ucraino Zelensky ha affermato in un’intervista alla britannica BBC che il suo paese ha bisogno ancora di tempo e di armi per iniziare la controffensiva.
Ieri dal suo ufficio di presidenza il consigliere Mikhail Podoliak aveva affermato che “Il conflitto tra Russia e Ucraina non è “un film di Hollywood”, e non ci si deve aspettare che la controffensiva di Kiev sia un punto di svolta”, smorzando le aspettative di tutti quelli che impazientemente speravano in un cambio di rotta del conflitto, poi arrivano le dichiarazioni di Zelensky nelle quali afferma che il suo esercito ha ancora bisogno di tempo per iniziare la vera e propria controffensiva che pongono molti interrogativi su come vengono usate le armi inviate in grande quantità in direzione di Kiev.
Kiev ha bisogno di più tempo per preparare la sua contro-offensiva contro le forze russe mentre le truppe continuano ad aspettare la consegna degli aiuti promessi, ha detto il presidente ucraino giovedì in un’intervista alla BBC.
“Con [quello che abbiamo già] possiamo andare avanti”, ha detto il presidente aggiungendo poi che “Perderemmo un sacco di gente. Penso che sia inaccettabile. Quindi dobbiamo aspettare. Abbiamo ancora bisogno di un po’ più di tempo”. Sembra quindi che Zelensky, dopo aver fatto morire almeno 250 mila soldati del suo esercito e fatto arruolare chiunque respirasse, abbia iniziato a preoccuparsi della sua gente., ma sono solo lacrime di coccodrillo.
Occorre notare che nelle ultime settimane le autorità ucraine hanno cercato di abbassare le aspettative della controffensiva, poiché per Kiev “qualsiasi risultato considerato deludente in Occidente” potrebbe significare una riduzione del sostegno militare e pressioni per negoziare con Mosca, e le parole di Mikhail Podoliak lo confermano.
Da parte sua, Yevgueni Prigózhin, fondatore del gruppo militare privato Wagner, ha commentato le dichiarazioni del presidente sui suoi social network, affermando che l’offensiva delle forze armate ucraine è già iniziata. “Vladímir Zelenski sta ingannando, la controffensiva è in pieno svolgimento”, ha scritto.
Le tensioni tra le parti in conflitto sono in aumento, tra le altre ragioni a causa dell’incidente della scorsa settimana, quando l’Ucraina ha cercato di attaccare il Cremlino con i droni. L’azione è stata considerata da Mosca come un tentato omicidio contro il presidente Vladimir Putin e descritta come un atto terroristico pianificato, riferisce RT.
In questi mesi decine di migliaia di soldati ucraini hanno ricevuto addestramento all’estero, nonché un enorme quantitativo di armi e mezzi. Eppure per ora non si notano particolari movimenti sul fronte. Sempre più spesso gli alleati di Zelensky iniziano esplicitamente a invitare la leadership ucraina a muoversi e non solo limitarsi a chiedere aiuti.
Tra gli ultimi in ordine di tempo troviamo il colonnello statunitense Martin O’Donnell, portavoce dell’esercito statunitense per l’Europa e l’Africa, che ha affermato che “l’Ucraina ha ricevuto circa 600 tipi di armi per la controffensiva, più di quante ne abbia qualsiasi altro esercito al mondo”.
Ma i risultati ancora non si vedono, forse l’apparato militare vuole ricevere molte altre armi per continuare ad alimentare il il sotterraneo mercato nero che rinpingua le tasche di ingenti quantitativi di dollari i ai soliti che hanno accesso alle scorte militari che, non si dice, noi paghiamo.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info