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STATI UNITI: TRASFERITI BENI RUSSI ALL’UCRAINA  

 

Per la prima volta negli Stati Uniti viene autorizzato il trasferimento di beni congelati appartenenti ad un cittadino russo all’Ucraina.

Il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland ha autorizzato mercoledì il primo trasferimento in Ucraina di beni russi confiscati, si tratta dei beni dell’oligarca russo Konstantin Maloféyev, fondatore del canale televisivo Tsargrad, riferisce Reuters.

“Anche se questo è il primo trasferimento degli Stati Uniti di fondi russi confiscati per la ricostruzione dell’Ucraina, non sarà l’ultimo”, ha detto Garland, che a febbraio ha autorizzato il trasferimento di quei fondi a Kiev.

L’importo totale dei beni, che sono stati sequestrati nel giugno 2022 da un conto bancario statunitense appartenente a Maloféyev, è di 5,4 milioni di dollari. L’uomo d’affari è stato sanzionato da Washington nel 2014 per aver appoggiato la Repubblica Popolare di Donetsk e aver sostenuto la riunificazione della penisola di Crimea alla Russia, decisa in un referendum. Questa è la democrazia statunitense che tra l’altro si vantano di voler esportare: se sostieni chi non ci piace ti sanzioniamo, ti rubiamo i tuoi soldi e poi li doniamo a chi pare a noi.

Nel frattempo, il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov ha dichiarato che la Russia cercherà di dare una “risposta non convenzionale” alla confisca dei beni dell’uomo d’affari, riferisce TASS.

Ha anche sottolineato che una tale misura “si ritorcerebbe” soprattutto contro gli Stati Uniti stessi, minando la loro credibilità. “Non è, né più né meno, che un attacco a un diritto di proprietà assolutamente sacro per gli Stati Uniti. Mina la fiducia [negli Stati Uniti], la fiducia degli investitori, la fiducia dei proprietari di alcuni beni che sono legati agli Stati Uniti in un modo o nell’altro”, ha spiegato.

“Naturalmente, tutto questo non può rimanere senza conseguenze per gli Stati Uniti”, ha continuato Peskov. Secondo il portavoce, “in circostanze normali”, la confisca dei beni “avrebbe dovuto essere oggetto di un procedimento giudiziario, con prospettive assolutamente ferree” per Mosca di vincere tale procedimento. “Ma, purtroppo, […] [ora] non abbiamo la possibilità di contestare i nostri diritti in tribunale”, ha concluso.

La confisca dei fondi dell’uomo di affari russo è stata possibili in quanto alla fine dello scorso dicembre, il Senato degli Stati Uniti ha approvato un emendamento al disegno di legge sul bilancio federale per il 2023, che permette di confiscare i beni congelati degli uomini d’affari russi per inviarli come aiuto all’Ucraina. (RT)

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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