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MARCO RUBIO REPLICA ALLE AFFERMAZIONI DI MACRON 

 

Le dichiarazioni del presidente francese Emanuel Macron di ritorno dal suo viaggio in Cina nelle quali affermava che l’Europa doveva smettere di essere vassalla degli Stati Uniti hanno prodotto la reazione del senatore Marco Rubio.

Di ritorno dal suo viaggio in Cina dove ha incontrato Xi Jinping il presidente francese Emanuel Macron aveva dichiarato tra le altre cose che l’Europa doveva smettere di dipendere dagli Stati Uniti e che per conseguenza doveva smetterla di essere un suo vassallo. Ora, non sappiamo con esattezza cosa abbia realmente detto Macron al giornalista del quotidiano Politico perché le sue dichiarazioni sono state, prima della pubblicazione, controllate dall’Eliseo, ma comunque il suo pensiero sembra, non sappiamo se solo per cercare di tornare in primo piano politicamente o perché realmente lo pensasse, discostarsi dalla politica europea attuale ed in ogni caso hanno fatto infuriare il senatore repubblicano Marco Rubio che ha subito replicato.

“Questo è un buon momento per chiedere all’Europa se Macron parla per tutta l’Europa: Macron adesso è a capo dell’Europa? È forse il leader più influente? Perché se lo è, allora dovremmo cambiare alcune cose, ha detto Rubio.

Il senatore repubblicano ha poi continuato affermando che “In primo luogo l’Europa, compresa la Francia, quanto alla propria difesa, è stata fortemente dipendente dagli Stati Uniti per 70 anni. Infatti, quando Macron ha cercato di giocare alla superpotenza globale, inviando truppe in Nord Africa per combattere i terroristi, non è riuscito nemmeno a farle arrivare a destinazione. Abbiamo dovuto portarle lì e riportarle indietro. Quindi, se gli europei hanno intenzione di fare da soli la secessione e seguire l’esempio di Macron, ci faranno risparmiare un sacco di soldi”.

“Per quanto riguarda il non coinvolgimento in altri conflitti che non sono nostri, dobbiamo chiedere all’Europa: sta parlando a nome suo o di chi? Perché ora siamo molto coinvolti in Ucraina. Stiamo spendendo molti soldi dei nostri contribuenti per la guerra europea. E io l’ho sostenuta perché penso che sia nell’interesse nazionale degli Stati Uniti essere alleati dei nostri alleati. Ma se questa è la posizione dei nostri alleati, se di fatto Macron parla a nome di tutta l’Europa, e la loro posizione ora è che non hanno intenzione di scegliere da che parte stare tra Stati Uniti e Cina (rispetto a Taiwan), forse anche noi dovremmo scegliere da che parte stare… Forse dovremmo dire che ci concentreremo su Taiwan e sulle minacce che arrivano dalla Cina, mentre voi, ragazzi, occupatevi dell’Ucraina e dell’Europa”, conclude Marco Rubio.

Insomma a Rubio non è andata proprio giù la posizione del presidente francese, che ripeto non sappiamo quanto sia veramente dettata da una reale volontà francese di allontanarsi dal giogo statunitense o sia invece il frutto di un tentativo di smarcarsi sapendo poi di non avere un gran seguito a Bruxelles oppure per cercare di dirottare l’attenzione della sua opinione pubblica dalla riforma delle pensioni non proprio accettata dai francesi. Nelle parole di Rubio possiamo però leggere la solita retorica statunitense che considera gli alleati come semplici esecutori degli ordini che arrivano dalla Casa Bianca, qualunque sia il partito al governo, infatti Rubio parla a nome dei repubblicani che, guarda caso, sulle politiche guerrafondaie non si distaccano troppo da Biden nonostante la retorica da loro imposta affermi che Trump non avrebbe mai usato l’Ucraina per attaccare la Russia. 

 

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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