LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE EMETTE ORDINE DI CATTURA CONTRO PUTIN
La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin citando la sua responsabilità per presunti crimini di guerra commessi in Ucraina.
Il tribunale dell’Aia menziona la presunta deportazione di minori ucraini in territorio russo che descrive come un crimine di guerra e sottolinea che ci sono abbastanza basi per credere nella responsabilità diretta del presidente russo.
“Le decisioni della Corte penale internazionale non hanno alcuna importanza per il nostro paese, nemmeno in termini legali”, ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
La portavoce ha detto che “La Russia non fa parte dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale e non ha alcun obbligo in virtù di esso”, né coopera con questo organismo. “Le possibili ‘prescrizioni’ di detenzione che emanano dalla Corte penale internazionale saranno giuridicamente nulle per noi”, ha aggiunto.
Insieme al presidente, la corte ha stabilito l’arresto di Maria Lvova-Belova, commissario presidenziale per i diritti dell’infanzia in Russia.
La funzionaria ha commentato la decisione del tribunale: “È fantastico che la comunità internazionale abbia apprezzato il lavoro che facciamo per aiutare i bambini del nostro paese, che non li lasciamo nella zona di guerra, che li tiriamo fuori, che creiamo buone condizioni per loro e li circondiamo di persone amorevoli e attente. Ci sono state sanzioni da tutti i paesi, anche dal Giappone, contro di me, ora c’è un mandato d’arresto, mi chiedo cosa succederà dopo… beh, continuiamo a lavorare”, ha detto, da parte sua, Lvova-Belova.
Nel frattempo, il senatore russo Andrei Klishas ha invitato le autorità a emettere un mandato d’arresto per i giudici della CPI.
“L’ordine della CPI non ha alcuna base o conseguenze giuridiche. Ora non solo la Russia, ma anche diversi Stati membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU non riconoscono la giurisdizione della CPI. Prendendo una decisione così assurda, la CPI ha preso la strada dell’autodistruzione. La Russia deve emettere immediatamente un mandato d’arresto contro tutti i “giudici” della CPI”, ha scritto il legislatore sul suo canale Telegram.
La Corte penale internazionale è stata costituita nel 2002 per indagare su gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra e per portare davanti alla giustizia i responsabili di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio.
Il documento costitutivo, lo Statuto di Roma del 1998, è stato ratificato da 123 paesi, che non includono Stati Uniti, Russia, Cina, Israele, Ucraina tra gli altri. (RT)
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info
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