COME RISOLVERE IL DEFAULT DELLA SILICON VALLEY BANK
La Silicon Valley Bank non c’è più ma il capitalismo statunitense ha deciso di socializzare le perdite grazie alla possibilità di stampare dollari senza alcuna copertura finanziaria per mantenere in vita un sistema economico marcio fino all’osso.
La banca che finanziava le startup della Silicon Valley è definitivamente morta fallendo miseramente. Il valore delle azioni della banca che valevano sedici mesi fa 763 dollari sono letteralmente diventate spazzatura non valendo neppure un centesimo di dollaro. Alla fine del 2022 la banca aveva 175 miliardi di dollari di depositi di cui 151 miliardi di dollari di depositi non assicurati e questi clienti non dovrebbero ricevere nulla.
Dico non dovrebbero ricevere nulla perché in casi come questi, non essendo assicurati, i depositi si perderanno completamente. Ma siccome gli Stati Uniti possono stampare dollari senza avere alcuna copertura il danno , se il governo decide di aiutare i clienti della banca, è risolto. Basta stampare 151 miliardi di dollari e donarli ai clienti della banca, il solito sistema che privatizza i profitti e socializza le perdite.
Infatti nella dichiarazione congiunta del Tesoro, della Federal Reserve e della FDIC si legge che “Oggi stiamo intraprendendo azioni decisive per proteggere l’economia statunitense rafforzando la fiducia del pubblico nel nostro sistema bancario. Questo passo garantirà che il sistema bancario statunitense continui a svolgere i suoi ruoli vitali di protezione dei depositi e di accesso al credito a famiglie e imprese in un modo che promuova una crescita economica forte e sostenibile”.
“I depositanti avranno accesso a tutto il loro denaro a partire da lunedì 13 marzo. Nessuna perdita associata alla risoluzione della Silicon Valley Bank sarà a carico del contribuente”.
Gli aiuti di stato non riguardano solo i depositari della Silicon Valley Bank, infatti nel documento si legge che verranno garantiti anche i depositi della Signature Bank di New York che è fallita assieme alla banca che finanziava le startup.
Il comunicato arriva dopo che lo stesso presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva rassicurato gli statunitensi sul fatto che il sistema bancario del paese nord americano è al sicuro e che i risparmiatori non sarebbero stati lasciati soli.
Parlando in una conferenza stampa, il presidente ha difeso le brusche misure prese dal governo per evitare conseguenze per le piccole imprese, i posti di lavoro e al sistema bancario in generale dai problemi causati alla Silicon Valley Bank e successivamente alla Signature Bank.
Il presidente Biden ha dichiarato che tutti i risparmiatori saranno garantiti, che la dirigenza della banca sarà licenziata, che gli azionisti non saranno garantiti perché queste sono le regole del capitalismo. Inoltre ha affermato che la sua amministrazione si metterà al lavoro per evitare che casi come quelli della Silicon Valley Bank non si ripetano, e noi ci crediamo ciecamente.
Sulla vicenda delle due banche statunitensi fallite in pochi giorni non potevano non mancare le dichiarazioni delle autorità governative della Federazione Russa che hanno centrato il problema.
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che i metodi con cui gli Stati Uniti cercano di mantenere la loro stabilità bancaria dopo la chiusura di due istituzioni finanziarie del paese la scorsa settimana sono noti a qualsiasi bambino.
Notando che una seconda banca è già caduta negli Stati Uniti, la portavoce ha commentato sul suo canale Telegram il discorso che Biden ha fatto oggi sulle misure da prendere dopo il crollo della Silicon Valley Bank e Signature Bank.
“Qualsiasi bambino può spiegare come le autorità statunitensi ‘manterranno la solidità del sistema bancario’: con carta e vernice. Stamperanno più dollari non sostenuti da nulla e causeranno ancora più problemi al mondo”, ha detto Zakharova, riferendosi all’abbandono del gold standard per la valuta statunitense decenni fa.
Niente da eccepire in quanto gli Stati Uniti trasferiranno il default delle due banche, grazie alla possibilità di stampare dollari senza alcun controllo. sulle altre economie mondiali come avvenuto in altri momenti. Infine, se non ricordo male, fino a poco tempo fa le startup tecnologiche della Silicon Valley erano il fiore all’occhiello dell’economia statunitense, ma con il passare del tempo pare che la bolla tecnologica sia scoppiata forse anche grazie alla oramai quasi indiscussa supremazia cinese anche in questo comparto economico.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info